Oggi celebriamo la rinascita di uno storico lodge nella savana più prossima a Malindi e Watamu, alle porte del parco nazionale dello Tsavo. Una rinascita nel segno dell’eleganza, del comfort e del benessere dell’anima, immerso in uno degli scenari più iconici della vallata del fiume Galana.
Si tratta del Kiboko, oggi ribattezzato Kiboko River camp, perché sempre più in simbiosi con il fiume che regala a tutto l’entroterra costiero paesaggi indimenticabili e la sopravvivenza a migliaia di animali selvatici che attraggono viaggiatori e appassionati di natura e animali da tutto il mondo.
Il Kiboko River Camp è stato ripensato con gusto, eleganza e visione dal proprietario Siro, un frequentatore abituale di Malindi, ed ha da poco riaperto i battenti, continuando a migliorare di giorno in giorno il suo appeal e i suoi servizi.
Innanzitutto è un campo safari studiato per tutti, ma proprio tutti. Si tratta del primo lodge senza barriere architettoniche e totalmente accessibile ai disabili. Anche perché il proprietario Siro è una persona con disabilità e per primo desidera godersi questo paradiso e farlo godere ai suoi ospiti. In più abbraccia il tema dell’ecosostenibilità, che qui non è affatto un vezzo, ma un’esigenza e segno di rispetto del territorio: elettricità e acqua calda costantemente garantite da pannelli solari (anche se è presente un generatore, per sicurezza) e riciclo continuo dell’acqua, per evitare sprechi. 
Comodità, piacere e praticità quindi, sono esaltati in ogni loro aspetto. E’ stato costruito in stile africano e con materiali locali, grazie all’aiuto di due importanti architetti italiani nelle prime fasi della ricostruzione, di consulenti locali e di un workshop dedicato di artigiani ed operai, il Kiboko ha oggi i crismi di un’oasi esclusiva, curata nei particolari e dalle grandissime potenzialità. Il manager Alan Rispoli si occupa personalmente di ogni aspetto, con menzione speciale per la cucina, che non è usuale trovare a ridosso di un parco nazionale. Piatti curati e cuochi preparati, grande scelta e varietà di cibi, ne fanno un “unicum” da queste parti.
Le sei tende del Kiboko puntano tutte verso il fiume, con una vista impagabile, le porte a vetri lasciano penetrare la maestà dell’Africa anche nelle spaziose e comode camere, curate in ogni aspetto e con tutti i comfort, dall’aria condizionata al frigobar, all’immenso bagno (anch’esso studiato per far muovere tranquillamente anche un turista sulla sedia a rotelle). Sono tutte da 4 posti, con un letto matrimoniale ed altre due eventuali sistemazioni singole, e c’è una suite più grande, composta da due stanze comunicanti, per famiglie numerose o gruppi di amici. Grazie alla sua esclusività, si presta anche per essere prenotato da gruppi o per eventi, e goderselo senza altre persone.
L’idea di relax e di immersione completa nel circostante è completata dalla piscina a sfioro sul Galana River, dove si possono ammirare anche ippopotami e coccodrilli. In questo luogo totalmente “wildlife friendly” è stata scavata una riserva d’acqua per far abbeverare ogni specie e le telecamere presenti al laghetto mostrano zebre, gazzelle, giraffe, elefanti ed anche una bella famigliola di leoni, usufruire della riserva d’acqua che in certe stagioni diventa essenziale. Gli ospiti possono vedere gli animali muoversi in libertà sul loro telefonino, tramite un’app che viene loro fornita durante la permanenza al campo.
L’idea di relax è esaltata anche dall’utilizzo delle pietre del posto, che hanno un alto potere energetico. Il Kiboko River Camp sposa la filosofia taoista del Feng Shui, dove gli elementi vitali (terra, acqua e vento) si uniscono e regalano benefici importanti a chi si ferma qui. D’altronde dove, meglio che nel Kenya culla dell’umanità, si può trovare il benessere primordiale?

Per chi vuole rimanere in contatto con Kiboko River Camp: https://www.instagram.com/kibokorivercamp?utm_source=qr&igsh=MXNnaTkwbXRjcTFjZA%3D%3D