Editoriali

EDITORIALE

Sicurezza, immagine, risparmio, infrastrutture

Le parole chiave per riportare il turismo in Kenya

05-08-2015 di Freddie del Curatolo

Ogni giorno i media keniani riportano proposte, progetti, dichiarazioni e possibilità lanciate da tutte le forze in campo che si stanno adoperando per la ripresa in pompa magna del turismo nel Paese. E' assurdo pensare che il Kenya fino a due anni fa era una delle mete più ambite del mondo, la preferita ad esempio dagli italiani tra quelle a lungo raggio, ed oggi langue in uno stato poco più che neurovegetativo. Le cause sono note e proprio su queste si sta lavorando. Nelle scorse settimane è stata assoldata dal Ministero del Turismo keniano l'azienda leader nel campo dell'immagine e dei rapporti con media e governi internazionali, la Grayling. Il suo ruolo sarà anche quello di prevenire la disinformazione a macchia d'olio, come quella che accostò il virus Ebola a tutta l'Africa, compresa quella Orientale. 
La Kenya Tourist Federation, insieme con la Tusk Force nominata dal Presidente Kenyatta, sta spingendo su alcuni punti importanti, come la diminuzione del visto d'ingresso e dei biglietti dei parchi nazionali. Su quest'ultimo punto ieri si è affiancato il parere più che autorevole del fondatore del Kenya Wildlife Service, Richard Leakey, che ha auspicato misure del genere per riportare i viaggiatori di tutto il mondo verso la bellezza del Kenya. Ovviamente un altro punto fondamentale è la sicurezza, data la situazione al confine tra Somalia e Kenya e le incursioni dei terroristi di Al Shabaab in territorio keniota, anche se lontano dai luoghi delle vacanze. 
E' una situazione tragica che miete vite umane, quindi sembra riduttivo parlare delle esigenze del turismo nei confronti di questo pericolo, ma è anche vero che il settore, specie sulla costa, da lavoro a migliaia di persone che ora rischiano di trovarsi disoccupate, con conseguente crescita di indigenza e fame, che per prime portano a disagio e microcriminalità. Quindi assicurare agli stranieri una permanenza tranquilla nei luoghi da visitare (come peraltro nell'ultimo anno è avvenuto) continuerà ad essere una priorità. Qualche preoccupazione in più, specialmente a Malindi, per quanto riguarda le infrastrutture. L'aeroporto internazionale e l'allargamento della pista, opera fondamentale e definitiva, sta segnando un momento di stallo. 
La questione aperta è sempre e soprattutto il ricollocamento delle persone che, illegittimamente o meno ma di fatto da lungo tempo, sono stanziate nel quartiere dove dovrebbe sorgere la pista. Anche le strade, opere importanti per ridurre il traffico e connettere zone che ormai si sono allargate e necessitano di viabilità decente. Per non parlare del collegamento litoraneo tra Malindi e Watamu, che darebbe anche nuova linfa a Mayungu, oltre che decongestionare il traffico della Malindi-Gede. Tutte questioni che devono poter viaggiare su percorsi paralleli e arrivare al dunque prima che sia troppo tardi. 
I tour operator hanno scommesso un altro anno sulla destinazione Kenya, l'edilizia non si ferma con nuovi progetti anche imponenti, la compravendita immobiliare prosegue e, di fronte a tanti residenti che vogliono cedere la propria attività e trasferirsi altrove, ce n'è almeno altrettanti pronti a sostituirli, scommettendo ancora su Malindi e Watamu. 
Molta brace è stata piazzata sul fuoco, è il momento che ognuno faccia la sua parte, aggiungendo carne e pesce. Altrimenti la "pietanza" Kenya risulterà sempre più indigesta ai turisti.

TAGS: Kenya turismoInfrastrutture KenyaKenya risparmio

Hai trovato utile questo articolo?

Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.

Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.

TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:

https://malindikenya.net/it/articoli/notizie/editoriali/come-aiutare-malindikenyanet-con-una-donazione.html

GRAZIE
ASANTE SANA!!!

Tra le tante opere e infrastrutture che il Ministero del Turismo ha chiesto al Governo di ultimare, per migliorare la ricettività e i servizi delle località della costa keniota, c'è anche la strada asfaltata costiera che collegherebbe Malindi a Watamu.
In...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Dopo quasi cinque anni di ricerche di settore, business plan, task force, convegni e pareri dei più illustri consulenti internazionali, finalmente il Ministro del Turismo del Kenya Najib Balala ha deciso che è ora di passare ai fatti. Il Turismo...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Il potenziamento delle infrastrutture che riguardano l’aeroporto internazionale è una delle priorità del...

LEGGI L'ARTICOLO

Safari “elettrici” nella riserva del Maasai Mara, paradiso numero uno nel mondo per gli amanti...

LEGGI L'ARTICOLO

"Sono contento che sia tornata l'unità nazionale in Kenya, ora però il Governo deve rilanciare il turismo sulla costa, cominciando dagli aerei".
Flavio Briatore, prima di ripartire per l'Italia dopo...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Il Governo della Contea di Kilifi punta nuovamente sul turismo italiano.
E’ significativa...

LEGGI L'ARTICOLO

Gli imprenditori del settore turistico della Contea di Kilifi hanno richiesto ed ottenuto, grazie alla disponibilità del Ministro del Turismo della Contea, Nahida...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Il Governo keniano è salito a 4 miliardi e 200 milioni di scellini di finanziamenti per le strade della costa del Kenya.
Annunciando i...

LEGGI L'ARTICOLO

Da un'inchiesta del World Bank Group, organismo di ricerca della Banca Mondiale, pubblicata sul sito doingbusiness.org, la Contea di Kilifi viene segnalata come una delle mete future più appetibili per il cosiddetto "Tourism Business", 

LEGGI TUTTO

Il forum di Nairobi organizzato dal Ministro del Turismo Najib Balala a Nairobi nei giorni scorsi lo ha ribadito: Malindi avrà il suo aeroporto internazionale.
Le cause dei privati saranno risolte presto e si procederà, perché il progetto Malindi fa...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

C’è bisogno di infrastrutture moderne, di un nuovo aeroporto internazionale, conference centre ed altre facilities per poter competere in maniera seria ed ...

LEGGI L'ARTICOLO

Sei mesi di campagna elettorale e tre di post elezioni hanno rallentato i piani del Kenya per quanto riguarda la crescita economica, ma non sembrano essere in grado (per fortuna) di fermare lo sviluppo del Paese in termini di infrastrutture...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Suggestivo, di supporto al turismo e salvifico per il traffico di Mombasa, ancorché difficile da realizzare.
Il progetto di una ferrovia che unisca le cittadine turistiche di Diani e Malindi esiste e fa parte del primo manifesto elettorale, nella sezione...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Anche la Francia ha deciso di finanziare infrastrutture in Kenya.
Durante la...

LEGGI L'ARTICOLO

dddUn importante incontro a Nairobi tra il Ministro del Turismo del Kenya Najib Balala e i due governatori delle Contee di Kilifi e Mombasa, Amason Kingi e Hassan Joho. I due politici della costa sono stati convocati per un meeting a...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Partecipare, capire, dialogare e proporre sono le basi per cercare di ottenere risultati.
Lo diciamo...

LEGGI L'ARTICOLO