L'autorità aeroportuale di Malindi ha organizzato un nuovo incontro ieri con i cittadini residenti del quartiere di Kisumundogo, lo slum interessato a parte dello sgombero per far spazio alla nuova pista dell'aeroporto internazionale, i cui lavori di allargamento dovrebbero essere previsti a partire dal prossimo luglio.
Le altre modifiche strutturali sono in fase di ultimazione, e così si inizia a preparare il campo per quello che è sempre stato lo scoglio più grande alla realizzazione di uno scalo moderno in cui possano atterrare anche i Boeing 747 in arrivo da altri continenti.
Gli abitanti del popoloso quartiere periferico hanno visto arrivare nei giorni scorsi per l'ennesima volta i periti a demarcare il terreno e segnalare le abitazioni che dovranno essere abbattute. Ma i residenti hanno protestato vivacemente: "Non siamo stati avvertiti precedentemente di queste verifiche - ha detto il portavoce dei residenti di Kisumundogo al quotidiano The Star - inoltre ci sono questioni ancora aperte sui titoli di proprietà dei terreni".
La maggior parte dei cittadini delle frazioni interessate, oltre a Kisumundogo anche Kwachocha, Furunzi e Majengo Mapya, protestano perché ci sono ancora molti terreni senza un legittimo proprietario, compresi alcuni casi da dibattere in corte. A chi andranno quindi i rimborsi? Molti abitanti denunciano di non essere abusivi, ma di essere in attesa di regolarizzazione. 
Una questione ancora difficile da risolvere nella quale la KAA sta giocando un ruolo fondamentale, quello della mediazione.