Fiamme a Watamu, sulla spiaggia della Jacaranda Bay, nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 19 luglio.
E’ andato a fuoco il boutique hotel Alawi, di proprietà italiana, un gioiello alberghiero sul mare di cui purtroppo rimane ben poco.
Complice il forte vento che soffiava dal mare, l’Alawi è bruciato in pochi minuti. Secondo testimonianze, una fiammata proveniente dalla cucina avrebbe attaccato il makuti e in pochi muniti la struttura avrebbe iniziato a bruciare senza possibilità di fermare l’incendio con gli estintori, attivati prontamente dallo staff. 
Il fuoco poi si è propagato alla struttura retrostante, un altro bed & breakfast, il “Pole Pole” e ha proceduto fortunatamente verso l’interno e non in direzione laterale dove avrebbe potuto fare molti più danni. Come spesso accade, c’è da segnalare anche l’immediato insorgere di episodi di razzie di locali che si sarebbero infilati nella struttura mentre le fiamme la avvolgevano, cercando non di salvare, bensì di portarsi a casa qualcosa. La zona, per la quale è prevista la strada asfaltata che sta procedendo ed è in fase di completamento, non è facilmente raggiungibile da vigili del fuoco e la polizia è arrivata appena possibile sul posto, a seguire (non tardissimo ma troppo tardi per salvare le strutture) sono arrivati anche i pompieri. Non si segnalano danni a persone.
Altri aggiornamenti più avanti da malindikenya.net

AGGIORNAMENTI:

Dalle parole della manager della struttura, sul nostro spazio social di Facebook, l'origine dell'incendio è ancora da verificare, quindi non è detto che le fiamme siano partite dalla cucina. Allo stesso modo, ci viene segnalato che non vi sarebbero state ruberie. Meglio così, nella disgrazia lo sciacallaggio (fenomeno assolutamente non solo keniano) è un'ulteriore batosta morale ed economica.