I due cittadini cinesi che da alcuni giorni erano stati messi in isolamento in quanto considerati casi sospetti da Coronavirus, sono risultati negativi ai test per il virus.
Lo ha dischiarato poco fa il Ministero della Salute keniota in un comunicato ripreso dai principali media nazionali.
Si tratta di un cittadino cinese di mezza età residente a Nakuru, tornato da poco da un viaggio nel suo Paese d’origine, e di un geometra che lavora per una ditta di costruzioni nella Contea di Kitui, a nord del Paese.
Questi due ultimi casi si aggiungono ad altri dieci ricoveri con procedure di isolamento e controlli da sospetto Coronavirus, risultati tutti negativi sia ai test keniani forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ai controtest arrivati dal Sudafrica.
Nella nota il Ministro della Sanità Sicily Kariuki ha anche aggiornato l’opinione pubblica sull’organizzazione del Paese nel salvaguardare la sicurezza nella salute dei cittadini.
"Il governo ha intensificato le misure di preparazione attraverso un sistema di sorveglianza intensificato in tutti i punti di ingresso, le strutture sanitarie e le comunità in tutto il Paese per garantire che non vi sia alcuna importazione di COVID-19 nel Paese" si legge nella dichiarazione.
Il Governo ha confermato l’acquisto di altri 5000 dispositivi di protezione individuale, il potenziamento delle squadre addestrate di intervento rapido, pronte ad agire in caso di singoli allarmi in tutto il Paese, l’aggiornamento continuo e la sensibilizzazione degli operatori sanitari in tutte le principali strutture e il rafforzamento della presenza nei punti d’ingresso. Solo all’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi sono stati dispiegati cinquecento tra medici ed operatori sanitari specializzati in malattie infettive.