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ECONOMIA

Il "caso" Imperial Bank Kenya

La situazione dopo sei mesi dalla chiusura della banca

31-03-2016 di redazione

IL "CASO" IMPERIAL BANK KENYA

Il 14 ottobre 2015 le 27 filiali keniane della banca IMPERIAL BANK KENYA sono state chiuse in seguito alla decisione della Central Bank of Kenya
di mettere l'istituto di credito in amministrazione controllata. A Malindi e Watamu decine di imprenditori e altrettante di residenti e turisti si sono trovati
senza i propri risparmi, fondi d'investimento e semplicemente senza la possibilità di accedere a denaro contante.
Un problema inatteso che rischia di compromettere anche il già precario settore turistico della costa. 
Malindikenya.net sta seguendo gli sviluppi della situazione e in questa pagina riassumiamo quel che è successo nei primi sei mesi.


IMPERIAL | CBK: "AD APRILE IL DESTINO DELLA BANCA"
19.200 CORRENTISTI SALDATI, SI VA VERSO LIQUIDAZIONE

"E' inutile riaprire una banca se poi dopo qualche mese sarà di nuovo costretta a chiudere". Con queste parole il direttore della Banca Centrale del Kenya Patrick Njoroge ha fatto intendere che il destino di Imperial Bank Kenya, in amministrazione controllata dallo scorso ottobre, sarà probabilmente quello della liquidazione. Dopo la mossa dei giorni scorsi, con gli azionisti che si sono rivolti alla giustizia denunciando gli ostacoli del Governo alla riapertura da loro voluta e la risposta lapidaria di CBK che si può riassumere più o meno con un "fateci vedere i soldi", ieri CBK ha annunciato che avrà bisogno di un mese supplementare, dopo i termini previsti in un primo tempo a fine marzo, per decidere cosa fare della banca. Mancano infatti all'appello ancora troppi correntisti, mentre ai 19200 già saldati se ne aggiungono 900 a cui sono state respinte le richieste e 1200 ancora in stand-by. Intanto chi attende i propri risparmi non può non essere un po' preoccupato. Si teme infatti che alla decisione di CBK facciano poi seguito vertenze in tribunale che bloccheranno l'erogazione per chissà quanto tempo.


IMPERIAL | ARRIVATI ANCHE A MALINDI I PRIMI RIMBORSI
NATALE PIU' SERENO PER I CORRENTISTI DI KCB E DTB


Finalmente anche i primi correntisti di Malindi a presentare tramite una delle due banche convenzionate (KCB e DTB) i modelli per riscuotere i loro soldi bloccati nei conti dell'Imperial Bank Kenya che aveva chiuso gli sportelli a metà ottobre, hanno iniziato a vedere scellini confluire nei loro conti correnti. I conti in euro sono stati convertiti al cambio ufficiale di questi giorni, che per ironia della sorte è più alto di quando la banca ha chiuso. Si attendono sviluppi, intanto da Nairobi la Banca Centrale del Kenya fa sapere che solo il 21% dei correntisti Imperial ha presentato regolare domanda di rimborso. Molti sono ancora gli italiani che attendo di sapere come ritirare i soldi senza venire in Kenya. A breve le modalità e i tempi degli eventuali rimborsi a distanza.

QUALCHE INTOPPO ANCORA PER I SOLDI DELL'IMPERIAL

Ancora vuote le casse di chi ha aperto un conto corrente alla Diamond Trust Bank o alla Kenya Commercial Bank e attende che vengano ivi versati i primi rimborsi provenienti dai conti bloccati dell'Imperial Bank.
Si attendevano i versamenti per questa settimana, dopo che alcuni correntisti (per la verità piccolissimi risparmiatori) a Nairobi e Mombasa avevano ricevuto i primi fondi.
Sulla costa invece sembrerebbe tutto rimandato alla prossima settimana, secondo le indicazioni dei manager locali potrebbero arrivare i primi gettiti entro Natale. 
In un primo tempo si era diffusa la voce di un blocco "sine die" da Nairobi, ma durante la giornata di ieri è stato spiegato che il problema è solo un sovraffollamento informatico, eccesso di dati che ha limitato la diffusione dell'azione già pubblicizzata e sulla costa ha bloccato tutto. 

DTB E KBC RISARCIRANNO I CORRENTISTI FINO A UN MILIONE DI SCELLINI

Possono iniziare a tirare un mezzo sospiro di sollievo i risparmiatori che hanno i soldi bloccati nei conti dell'Imperial Bank Kenya, la banca in amministrazione controllata da due mesi in seguito a una maxitruffa. La Central Bank Kenya ha accettato la proposta di due altri istituti bancari di cooperare con Imperial Bank per iniziare a restituire, nei prossimi giorni, un milione di scellini a tutti i correntisti. Lo scrive la stessa banca in un comunicato apparso sul sito della CBK. Il direttore della banca centrale Patick Njoroge ha confermato che Kenya Commercial Bank e Diamond Trust Bank hanno già ricevuto 8 billioni di scellini per iniziare a risarcire 44.300 correntisti che hanno meno di un milione, ma anche a quelli che hanno più di un milione di scellini verrà corrisposto il primo milione. Le operazioni non si protrarranno, dice il comunicato, oltre la fine di marzo 2016 e comprenderanno anche i titolari di bond. Sabato prossimo ci sarà una riunione dei risparmiatori a Nairobi e sarà fatta luce sulle modalità di restituzione. Per ora il comunicato fa sapere che le due banche forniranno ai correntisti Imperial un modulo che dovrà essere compilato e poi presentato agli sportelli KCB o DTB unitamente a un documento d'identità. Nel giro di tre giorni lavorativi verrà dato l'ok per il prelievo. 

RACCOLTA DATI DEI RISPARMIATORI: SI PARTE CON MALINDI
IMPORTANTE ESSERE TANTI E UNITI PER AVERE RISULTATI

Abbiamo ricevuto dal gruppo autocostituito IBL (Imperial Bank Lobby) di Mombasa, la richiesta di compilare una lista degli italiani che hanno il conto all'Imperial Bank di Malindi.
Ad occuparsi della compilazione e della consegna sarà il nostro portale malindikenya.net in collaborazione con l'Associazione Italiana Kilifi County (AIKC) che ha sede al Sabaki Center.
La raccolta è già iniziata e decine di risparmiatori ci hanno già fornito i loro dati. Per Watamu probabilmente inizieremo tra qualche giorno.
Chiunque abbia il conto all'Imperial nella sede di Malindi dovrà farci pervenire i suoi dati: NOME, COGNOME, INDIRIZZO lasciato alla banca, NUMERO DI CONTO, NUMERO DI TELEFONO.
Se si tratta di un conto corrente di società, indicare la società e il nome dei direttori che hanno accesso al conto, oltre alle altre voci.
Questa raccolta dati è fondamentale per presentare richieste comuni e portare avanti un'azione congiunta che non tralasci nessuno e non faccia gli interessi solamente di pochi privilegiati.
Se non siete a Malindi potete inviare i dati alla mail info@malindikenya.net, altrimenti potete recarvi di persona alla sede dell'associazione, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il mercoledì anche il pomeriggio. 
Prima lo fate, meglio è, ovviamente. 

PARLAMENTARI KENIANI: "IMPERIAL NON DEVE RIAPRIRE"


Un altro ostacolo per i risparmiatori, tra cui molti italiani, che hanno da ormai un mese i loro conti congelati all'interno della banca in amministrazione controllata. I parlamentari del Governo keniano che fanno parte della Commissione Finanziaria del Senato, si sono espressi negativamente sull'eventuale riapertura degli sportelli, nelle prossime settimane.
“Sarebbe immorale che la Central Bank Kenya stia lavorando per far riaprire la banca alle stesse persone che sono state complici di una truffa ai danni dei risparmiatori” ha detto al quotidiano Daily Nation il rappresentante della commissione, Shakeel Shabbir.
Secondo la commissione finanziaria, sarebbe come concedere ai soci di maggioranza l’impunità, mentre bisogna andare avanti con le indagini per chiarire chi siano i veri colpevoli. Il punto focale resta però l’interesse di chi ha i soldi congelati all’interno della banca. I politici keniani che si sono schierati contro la riapertura dicono di parlare a nome dei connazionali che vogliono vedere restituiti i loro beni, ma non hanno suggerito con quali modalità.
La riapertura degli sportelli dell’Imperial Bank in Kenya, secondo Njoroge, potrebbe avvenire tra qualche settimana, a patto che gli azionisti di maggioranza decidano di ricapitalizzare, affiancati magari da qualche grosso risparmiatore che decidesse di convertire parte dei suoi fondi in azioni dell’istituto di credito. Inoltre si sta procedendo parallelamente alla verifica dei conti e alle tracciature dei famigliari del defunto manager Abdulmalek Janmohamed. Sembrerebbe che parte del denaro sottratto indebitamente sia già in conti esteri. “Se continua questo stato di incertezza sul futuro e non viene allestito un processo – ha detto il rappresentante della commissione, Shakeel Shabbir – le stesse persone che hanno frodato saranno in sella per riprendere le operazioni”.

CBK: "AZIONISTI TARDANO A RICAPITALIZZARE"


Informativa pubblica riguardo Imperial Bank Ltd (in amministrazione controllata)
IMPERIAL BANK LIMITED (in amministrazione controllata)
Nelle ultime settimane, a partire dalla chiusura di Imperial Bank Limited (IBL) il 13 ottobre 2015, la Banca centrale del Kenya (CBK) ha lavorato con le parti interessate dell'IBL, con l'obiettivo di riaprire la banca e di riprendere le normali attività per i suoi clienti il ​​più presto possibile.
Questo sforzo prosegue e, in particolare, CBK e Kenya Deposit Insurance Corporation (KDIC) sono in contatto costante con gli azionisti di IBL lavorando ad una proposta che consentirà la rapida riapertura della banca. 
La proposta comprende un apporto di nuovo capitale da parte degli azionisti, la conversione di una percentuale di grandi depositi a patrimonio netto, e il recupero e collateralizzazione di prestiti fraudolenti.
CBK osserva con preoccupazione il ritardo da parte degli azionisti nel fornire garanzie adeguate per l'attuazione di questa proposta, e sollecita una rapida risoluzione della questione.
Nel frattempo, CBK ha seguito con attenzione i mercati finanziari, al fine di assicurare condizioni di stabilità e che il mercato abbia una liquidità adeguata. 
CBK ribadisce che sta controllando il sistema bancario e farà tutto ciò che è necessario per assicurare la sua costante stabilità.
CBK è anche consapevole di lettere ingannevoli che sono state inviate ad alcuni depositanti chiedendo la loro autorizzazione per convertire i loro depositi a patrimonio netto in banca. 
Queste lettere sono truffaldine e tutte le comunicazioni sulla banca saranno effettuate solo da CBK o KDIC.
BANCA CENTRALE DEL KENYA
13 novembre 2015
(tradotta dal sito di Central Bank Kenya: www.centralbank.go.ke)

PROPOSTA DEI RISPARMIATORI: "DIVENTIAMO AZIONISTI"


I grandi risparmiatori dell'Imperial Bank, caduta in disgrazia per sua stessa mano e ora controllata dalla Central Bank of Kenya, non ci stanno. Troppa la paura di dilazioni nel tempo, di insabbiamenti e di veder fuggire i propri soldi altrove. Una proposta che circola in rete da qualche giorno è stata lanciata da alcuni dei clienti che hanno un consistente patrimonio congelato all'interno dell'istituto di credito keniano.
"Uniamoci e proponiamo di convertire il 50% dei nostri conti in azioni della banca, diventando soci insieme a quelli di maggioranza che si sono detti pronti ad aggiungere 10 billioni di scellini per l'aumento di capitale. Insieme ai nostri ripianeremmo le mancanze frutto della frode economica che ha portato la banca a chiudere. Esiste anche una mail a cui ci si può rivolgere, per conoscere le modalità dell'azione: imperialbankdepositors@gmail.com 

IMPERIAL: SLITTA L'APERTURA? SI PARLA DI GENNAIO 2016
INIZIA IL RECUPERO DEI SOLDI SOTTRATTI 


Ci sono schiarite per quanto riguarda la situazione finanziaria dell'Imperial Bank. 
Da voci che provengono dagli ambienti economici di Nairobi, la situazione finanziaria dell'istituto di credito potrebbe rimettersi presto grazie al recupero di parte dei soldi che sono stati indebitamente sottratti dalla precedente gestione, in combutta con 20 tra società e privati. Alcuni grandi risparmiatori, chiamati a Nairobi dai vertici della banca stessa, insieme con la Central Bank del Kenya, hanno concordato piani di rientro ben precisi e ricevuto rassicurazioni sulla solidità dell'azienda. Ciò nonostante, secondo i ben informati, gli sportelli non riapriranno prima dell'anno nuovo, e con ogni probabilità dopo le feste natalizie.


APERTO IL PROCESSO PER TRUFFA A NAIROBI
20 TRA AZIENDE E PRIVATI TRA GLI ACCUSATI

E' iniziato ieri il processo per truffa richiesto in base alla denuncia dell'Imperial Bank che ha portato alla chiusura di tutte le sedi keniane dell'istituto di credito e al blocco in via preventiva di tutti i conti correnti dei risparmiatori, tra cui decine di italiani e centinaia di residenti della costa.
I soci della banca hanno denunciato venti tra aziende e privati che avrebbero instaurato insieme con il defunto ex manager storico dell'Imperial, Abdulmalek Janmohamed, un sistema di frodi dilatate nel tempo che avrebbe sistemicamente sottratto 34 billioni di scellini (circa 300 milioni di euro) alle casse della banca, influendo negativamente sulla possibilità di gestire al meglio le operazioni d'investimento e le opportunità che la banca offriva ai suoi clienti.
Molti dei prestiti forniti falsificando i libri contabili da Janmohamed, finivano in operazioni immobiliari dall'esito sicuro, ma qualcosa negli ultimi tempi era andato storto. Il Giudice dovrà in queste prime sessioni del processo far fronte anche alle denunce di altre banche nei confronti dell'Imperial, che avrebbe comunque operato illegalmente, anche se attraverso un suo dipendente poi denunciato (postumo) con aziende le cui proprietà erano già state ipotecate o assicurate in quegli istituti. Per quanto riguarda la ripresa delle operazioni, non ci sono novità e si resta alle ultime informazioni che danno la riapertura delle filiali, anche sulla costa, per martedì 1 dicembre. 

CBK: I SOCI DEVONO RICAPITALIZZARE
SI VA VERSO LA RIAPERTURA MARTEDI' 1 DICEMBRE

"La banca potrà riaprire presto, ma è necessario che i soci vadano a ricapitalizzare per garantire solidità futura e la possibilità di rimborsare i piccoli risparmiatori e studiare tempi e modi delle operazioni di chi ha conti superiori a cinquecentomila scellini".
Queste le condizioni dettate dalla Central Bank of Kenya per la riapertura dell'Imperial Bank Kenya. Ecco i punti salienti: La banca sopravviverà, riaprirà entro un mese, i soci metteranno nuovi capitali, i correntisti con meno di Kshs. 500.000 potranno ritirarli subito, gli altri potranno accedere subito al 5% e in due anni ritirare il resto. Intanto da messaggi arrivati a molti risparmiatori delle filiali di Malindi e Watamu, sembrerebbe che le due filiali delle cittadine turistiche costiere siano propense a riaprire i battenti il prossimo martedì 1 dicembre. 

IMPERIAL BANK: IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA CENTRAL BANK OF KENYA DEL 28 OTTOBRE 2015

Dopo l'incontro di oggi, la posizione del governatore della CBK in sintesi è questa:
1. Il Governatore ha categoricamente affermato che sarà riaperta la banca Imperial.
2. Egli ha affermato che gli azionisti si sono impegnati a iniettare più fondi e che essi verranno depositati in moneta contante attraverso conti CBK
3. Sarà consentito ai piccoli risparmiatori, con conti al di sotto di 500.000, di ritirare i loro fondi
4. I grandi depositanti accederanno immediatamente solo al 5% dei loro fondi, il resto sarà scaglionato in un periodo di due anni.
5. La banca ha bisogno di circa Khshs. 5 billioni in depositi da convertire in azioni e questo sarà volontario.
6. Il governatore afferma che non vi è alcun acquirente strategico. Inoltre, sarebbe preferibile non avere un acquirente strategico in questo momento. La priorità è avere la banca aperta prima possibile e operativa.
7. Ci si aspetta che la banca possa essere riaperta in 1 mese di tempo
8. CBK è fiduciosa di mantenere al loro posto i membri della direzione che non sono stati coinvolti nella frode. CBK ha anche pagato gli stipendi di ottobre
9. L'intero Consiglio verrà sostituito. Non ci saranno direttori azionisti. CBK avrà un seggio permanente nel Consiglio di Amministrazione.
10. I titolari dei bond per ora sappiano che il loro denaro è al sicuro. 
CMA in futuro darà le direttive su come procedere con quelli.

IMPERIAL BANK: IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA BANCA
26 OTTOBRE 2015

IMPERIAL BANK LIMITED (in amministrazione controllata)

Il 26 ottobre 2015, la Banca centrale del Kenya (CBK) ha ricevuto una relazione sullo stato degli affari finanziari di Imperial Bank Ltd. (in amministrazione controllata) dalla Kenya Deposit Insurance Corporation (KDIC). 
Questo segue la nomina di KDIC da CBK come amministratore per Imperial Bank Limited (IBL) il 13 ottobre 2015, secondo le disposizioni della legge sulle banche e della legge del Kenya Deposit Insurance. La nomina di KDIC come un amministratore per IBL è stato fatto nell'interesse dei depositanti di IBL, creditori e membri del pubblico.
2. CBK ha esaminato la relazione, che conferma le attività fraudolente di notevole entità, e il travisamento dei rendiconti finanziari di IBL. Tali attività riguardano prevalentemente attività di concessione irregolare di finanziamenti dal management di IBL, in contrasto con i requisiti legali e normativi, e le politiche interne della IBL. In particolare, questi prestiti irregolari erano una violazione del limite di legge dei prestiti ad un singolo mutuatario, e accantonamenti per perdite su crediti inadeguate, sopravvalutando così la posizione patrimoniale di IBL.
3. Le attività fraudolente hanno portato ad un deficit significativo nella situazione patrimoniale di IBL. Tuttavia, CBK e KDIC considerano che Imperial Bank possa fare fronte a tali mancanze e hanno esaminato che accetteranno la richiesta di riapertura della banca. Queste opzioni però obbligano gli azionisti ad iniettare nuovo capitale per incontrare il deficit patrimoniale identificato. L'obiettivo finale è quello di garantire che la banca possa riaprire ed essere operativa.
4. CBK e KDIC incontrato oggi con gli azionisti della banca e hanno presentato una proposta che consentirà la riapertura della banca e una ripresa delle operazioni. La proposta richiederà l'iniezione di nuovo capitale, la conversione di alcuni dei grandi giacimenti di equità, il recupero e collateralizzazione dei prestiti fraudolenti, così come un cambiamento di consiglio di amministrazione e dell'alta direzione. La proposta prevede il pieno accesso a piccoli depositi, e un programma strutturato di rimborso a grandi depositanti. CBK ha espresso l'auspicio che un accordo con gli azionisti dovrebbe essere raggiunto per consentire alla Banca di riaprire in un mese di tempo.
5. Gli azionisti hanno apprezzato la proposta e hanno espresso il loro forte impegno per riaprire la banca in fretta. Gli azionisti hanno chiesto di prendere in considerazione la proposta nei prossimi giorni e tornare con un piano di attuazione per la via da seguire. In parallelo, CBK e KDIC saranno il Mercoledì, 28 Ottobre 2015, incontrare alcuni rappresentanti di una sezione dei depositanti di IBL per informarli su questi sviluppi.
6. Nel frattempo, si stanno adottando misure per facilitare il recupero dei fondi che sono stati ottenuti in modo irregolare da IBL. Una verifica legale e altre indagini sono in corso anche sulla colpevolezza di queste attività fraudolente.
7. CBK e KDIC continueranno a lavorare a stretto contatto con gli azionisti di IBL e tutte le parti interessate per favorire una risoluzione rapida. CBK e KDIC comunicheranno ulteriormente come la strada da seguire è chiarito.
BANCA CENTRALE DEL KENYA
27 ottobre 2015

IMPERIAL, MERCOLEDI' LA VERITA', IPOTESI FALLIMENTO ALTA

Meglio non farsi illusioni, l'ipotesi del fallimento e della messa in liquidazione dell'Imperial Bank è più che reale. 
Questo traspare dai volti e dalle parole dei dirigenti delle filiali della costa di quello che fino a qualche settimana fa veniva considerato uno degli istituti di credito più finanziariamente solidi del Paese.
I vertici del Kenya Deposit Insurance Corporation, l'organismo della Banca Centrale del Kenya a cui sono state affidate le verifiche sul "caso" Imperial, si dovrebbero pronunciare questa mattina. 
Con ogni probabilità presenteranno già un'indicazione su quale potrà essere il futuro dell'azienda, e di conseguenza quello dei 58 mila conti correnti sparsi per il Paese. Tra quesi spiccano centinaia di risparmi di residenti italiani ed europei, indiani e keniani della costa e specialmente di Malindi e Watamu. Una questione che sta bloccando in parte i commerci e le transazioni delle cittadine turistiche e creando non pochi problemi alla circolazione di denaro che è fondamentale per tutto l'indotto, in vista dell'alta stagione.
In caso di liquidazione, il processo di rimborso dei conti dipenderà dalla situazione economica della banca, da quanto cioè il buco di bilancio sarà risanabile da crediti e disponibilità degli azionisti. Due i principali motivi di speranza, in tal senso: secondo le informazioni rese fin dal primo momento dalla Banca Centrale del Kenya, è stata la stessa banca a chiedere l'amministrazione controllata prima che la situazione potesse degenerare "nell'interesse dei risparmiatori", in più la solidità economica del gruppo Imperial, capitanato dalla famiglia indiana Popat, che ha molti interessi a Nairobi, non richiama a situazioni di bancarotta fraudolenta. Un "fallimento morbido" insomma sembra l'ipotesi più cavalcabile.
Intanto da Mombasa giungono voci su un possibile interessamento dell'Aga Khan a rilevare il Gruppo Bancario Imperial Kenya, che potrebbe dunque essere inglobato nel suo istituto di credito presente in Kenya, la Diamond Trust Bank.
Anche di questo potremmo avere un accenno nella probabile e auspicabile conferenza stampa di oggi.

IMPERIAL BANK: IPOTESI TRUFFA, ANCORA UNA SETTIMANA PER SAPERE 

Ancora fiato sospeso per i tantissimi risparmiatori, e a Malindi e Watamu non si tratta soltanto di italiani, ma anche di indiani e locali, che vogliono capire quale sarà il futuro dei loro conti correnti. 
Per alcuni investitori si parla di milioni di euro, anche Onlus e associazioni no profit hanno conti all'Imperial, così come anche pensionati e residenti, i cui piccoli risparmi sono l'unica fonte di liquidità (come raccontato nella storia di fantasia, ma nemmeno troppo, qui sotto...). Il direttore della Central Bank of Kenya, Patrick Njoroge, ha annunciato che entro una settimana l'investigazione della Kenya Deposit Insurance Corporation, incaricata da lui di fare luce sulla vicenda, darà i suoi primi esiti. 
"Se ci sono infiltrati dei nostri, coinvolti nel tentativo di truffa, saranno individuati" ha precisato Njoroge. Tutto questo fa probabilmente alle sempre più insistenti voci che vorrebbero la situazione dell'Imperial Bank figlia di una cospirazione ordita dall'ex manager della banca Janmohamed, morto un mese fa, con il beneplacito di "talpe" all'interno della CBK e soggetti esterni, che potrebbero anche rivelarsi altre banche o uomini d'affari scaltri e spietati. 
Quel che però interessa i correntisti è: qual'è la situazione finanziaria della banca? Ce la farà a riprendersi o sarà portata verso la liquidazione? Quando potranno rivedere i loro soldi? Domande a cui probabilmente la prossima settimana avremo le prime risposte. 

IMPERIAL BANK KENYA: ALTRE DUE SETTIMANE PER LA VERITA'

Secondo il quotidiano keniano Daily Nation, in edicola oggi, entro due settimane la Banca Centrale del Kenya prenderà una decisione in merito al destino dell'Imperial Bank Kenya, chiusa ormai da sette giorni. Le soluzioni accreditate sono tre: aumento di capitale da parte dei soci, in modo da rinforzare l'azienda e riaprire subito, con una nuova politica sui tassi d'interesse e manovre più morigerate, oppure la cessione dell'istituto di credito a nuovi soggetti o la più drastica (e gettonata, secondo il quotidiano, dagli ambienti economici di Nairobi) la messa in liquidazione. Quest'ultimo caso comporterebbe tempi più lunghi per l'acquisizione dei beni di chi ha i suoi risparmi sui conti correnti dell'Imperial. Infatti, per legge verrebbero saldati per primi i conti inferiori a Kshs. 100.000 e solamente una volta recuperato l'intero capitale, liquidati stipendi e TFR, pagati grossi creditori, si procederà a saldare tutti gli altri correntisti. 

CASO IMPERIAL BANK: LE RICADUTE SUL TURISMO DI MALINDI E WATAMU 

La chiusura delle filiali della Imperial Bank Kenya, fino a data da destinarsi, ha creato disagi nel settore turistico di Malindi e Watamu, 
e non solo tra i residenti italiani e gli imprenditori.
Sono molti anche i titolari di piccole e medie imprese locali ad avere il conto nell'istituto bancario di proprietà indiana. 
A rischio, proprio nel periodo in cui si organizza la stagione estiva, sono gli acquisti di materiale, i pagamenti dei container in arrivo dall'estero e i lavori già messi in cantiere e da consegnare prima di dicembre. Così come il normale circolo della liquidità, mette in difficoltà anche chi ha a che fare con acquisti e incassi quotidiani. Da calcoli approssimativi, il 75% di chi a Malindi e Watamu lavora nel settore turistico ha un conto (e spesso si tratta del conto principale) all'Imperial Bank. Senza contare chi recentemente è stato attratto dai tassi d'interesse molto alti della banca e ha bloccato somme importanti per tre o sei mesi, pronto a riscuotere cifre notevoli da investire nella propria attività. In settimana sono attesi aggiornamenti sulla situazione della banca, con le prime mosse del direttivo KDCI che ha preso in mano la gestione dell'istituto che da martedì scorso è ufficialmente in amministrazione controllata per un massimo di 12 mesi. 

SMS OTTIMISTI PER I CLIENTI DELL'IMPERIAL BANK KENYA


E' una catena di Sant'Antonio dell'ottimismo, iniziata ieri via sms verso alcuni correntisti dell'Imperial Bank Kenya che da tre giorni ormai hanno i loro risparmi bloccati nelle casse chiuse dell'istituto bancario messo in amministrazione controllata dalla Central Bank of Kenya. Le voci più o meno attendibili di questi giorni sono troppe, alcune speranzose, altre disfattiste o preoccupate.
La verità, come diceva Luigi Pirandello, è che non c'è una verità. Non ancora.
Il messaggio via telefonino però sembrerebbe scritto da qualcuno che è addentro e lavora nella banca, e conosce numeri di telefono di tanti clienti.
Dopo aver ripetuto più o meno quello che i due comunicati ufficiali hanno detto, ovvero che è stata una decisione del comitato direttivo della banca stessa chiedere l'amministrazione controllata, alla luce di certe operazioni azzardate condotte negli ultimi mesi, il sms afferma che l'azienda è sana e non fallirà, che è un caso completamente diverso da quello della filiale keniana della banca di Dubai finita in liquidazione lo scorso agosto. Quindi bisogna solo avere pazienza e l'Imperial anche a Malindi e Watamu riaprirà e dopo i controlli e una gestione più seria, sarà ancora più affidabile che in precedenza. D'altronde anche il KDCI, il comitato di garanzia della Banca Centrale, ha ribadito che l'Imperial Bank Kenya non è sulla strada del fallimento e che verranno prese tutte le strade utili a rimetterla in carreggiata danneggiando il meno possibile i risparmiatori. 

VOCI DA NAIROBI: TEMPI LUNGHI PER LA RIAPERTURA

La vicenda della chiusura dell'Imperial Bank Kenya a Malindi e Watamu potrebbe avere ripercussioni sul turismo. E' un dato di fatto riscontrato considerando quanti investitori e titolari di attività collegate al settore turistico hanno affidato i loro risparmi a quella che da molti è stata ritenuta la banca più affidabile degli ultimi anni, e senza dubbio quella che offriva i tassi d'interesse più alti per i depositi di capitali.
L'Ambasciata d'Italia a Nairobi, pur non avendo ovviamente voce in capitolo su quel che sta accadendo, si è messa a disposizione dei propri connazionali e sta cercando di avere quante più informazioni possano aiutare a comprendere l'intricata situazione.
Anche alcuni imprenditori e l'Associazione per il Commercio Italia-Kenya seguono la vicenda da vicino. Da voci che giungono dagli ambienti della Kenya Deposit Insurance Corporation, l'ente a cui la Banca Centrale del Kenya ha affidato la gestione dell'amministrazione dell'Imperial Bank, di comune accordo con il comitato esecutivo dell'istituto di credito, si parla di una non operatività degli sportelli che potrebbe protrarsi per tre o quattro mesi. 
Intanto girano sms e messaggi via Facebook che invitano a non considerare l'allarmismo dei media o del "passaparola" e con considerazioni non campate in aria, prevedono un futuro migliore per Imperial Bank e nessun problema per i risparmiatori. 
Non è ancora chiaro se comunque le sedi riapriranno per consentire altri tipi di operazioni (risoluzione di prestiti, pagamenti, cambio, incasso assegni esterni, insomma tutto ciò che non è prelievo o estinzione di conti) o se saranno comunque chiuse in ogni forma al pubblico. Probabilmente nella prossima settimana ci saranno nuove comunicazioni dal parte della KDCI in merito e come sempre malindikenya.net sarà in grado tempestivamente di avvertirvi. 

"IMPERIAL SI RIPRENDERA', INVESTIMENTI AL SICURO IN KENYA"
ITALIANI A NAIROBI, BANCA CENTRALE TRANQUILLIZZA INVESTITORI

Due giorni dopo il "crack" dell'Imperial Bank che ha sorpreso e sbigottito migliaia di risparmiatori e imprenditori in tutto il Kenya, cresce l'attesa per conoscere la strategia finanziaria adottata dalla Kenya Deposit Insurance Corporation, l'organismo a cui la Banca Centrale del Kenya ha affidato l'incarico di guidare in amministrazione controllata il colosso indiano del credito, attestatosi come la diciassettesima miglior banca del Kenya su 45. 
Secondo un informazione trasmessa dai nostri lettori, ieri un nutrito gruppo di correntisti italiani della Imperial Bank ha avuto "udienza" tramite l'Ambasciata Italiana a Nairobi dagli organi di controllo, i quali hanno prontamente risposto con un comunicato ufficiale in cui viene assicurato che la banca non sta fallendo e che a brevissimo verranno comunicate le strategie per garantire a tutti l'accesso al proprio denaro. 
Dalla Central Bank of Kenya e dagli esperti economici di Nairobi trapelano poche altre notizie. La conferma che sono stati i vertici dell'Imperial stessa a chiedere aiuto, per paura di non poter gestire l'operazione coraggiosa dell'emissione di bond per 2 billioni di scellini. Operazione avallata dal precedente manager Abdulmalek Janmohamed che però è morto lo scorso settembre. Poche settimane dopo l'insediamento del nuovo direttore generale Naeem Shah, la CBK è stata chiamata dall'esecutivo dalla banca a controllare "una situazione pericolosa e insicura" per il proseguo della gestione. Gli scenari che ora si prospettano non sono molti. C'è chi confida nella ripresa, una volta risolta la questione dei bond e rivista la politica dei tassi d'interessi troppo alti, che hanno permesso all'Istituto di Credito di attrarre molti risparmiatori, anche dall'estero. Nel caso di una piccola banca di Dubai, andata tre mesi fa in amministrazione controllata, l'iter è stato molto veloce: in tre settimane la banca è stata messa in liquidazione e i conti con meno di kshe. 100.000 sono già stati liquidati. Per l'Imperial il discorso è un po' diverso: intanto qui i risparmiatori sono 58.000, di cui circa 30.000 con conti inferiori ai kshs. 100.000, ma ci sono anche depositari di grosse somme. Torna alla mente dei malindini il fallimento della Trust Bank, alla fine degli anni Novanta, che lasciò a bocca asciutta anche molti italiani di Malindi e che curiosamente era situata nello stesso stabile al Galana Centre dove sorge oggi l'Imperial. Quella però fu una truffa bella e buona, per la quale nel 2010 i proprietari della banca sono stati condannati. Questa volta la speranza per i beneficiari di conti correnti è di poter poco per volta tornare a prelevare, senza dover attendere i tempi lunghi o meno della burocrazia. Dall'altra parte la CBK assicura che non ci saranno altri casi eclatanti nel prossimo futuro e che la salute delle banche in kenya è buona, anche se il calo dello scellino ha fatto qualche danno, così come lo ha fatto alle casse dello Stato, alla ricerca di liquidità. Si sono succeduti molti investimenti nell'ultimo periodo, ma è bastata una fase monetaria di stallo a creare qualche problema. "Ripresa immediata" è il motto da Nairobi, attendendo altra immissione di denaro fresco dall'estero. Intanto chi a Malindi e Watamu ha messo tutti i suoi averi nelle casse dell'Imperial, vede il prossimo futuro problematico. Tra qualche giorno sarà tutto più chiaro, anche le eventuali (speriamo di no) ripercussioni sul settore turistico. 

IMPERIAL BANK CHIUDE, PREOCCUPAZIONE TRA GLI ITALIANI IN KENYA

Giorno di passione, ieri, per i residenti e i turisti italiani, oltre a tanti cittadini kenioti, dalle 9 del mattino quando hanno trovato le filiali della Imperial Bank chiuse e gli sportelli non operativi. 
Il mistero è durato poche ore, prima del Comunicato ufficiale dell'Istituto di credito keniano di proprietà indiana, che ha annunciato l'Amministrazione Controllata da parte della Banca Centrale del Kenya. Cosa significa? Che la banca è in crisi economica e rischia il fallimento, quindi la Banca Centrale, nella tutela dei risparmiatori, prende le redini dell'azienda e, insieme con il comitato direttivo della banca, per dodici mesi applicherà una moratoria atta a risolvere i problemi di liquidità della banca. "Durante questo periodo - si legge nel comunicato - i conti non potranno essere estinti e saranno permessi solo certi tipi di operazioni, e tutti gli interessi saranno ridotti al minimo".
Ancora non è dato sapere quando gli sportelli riapriranno (si parla di tre o quattro giorni, forse lunedì prossimo o comunque la prossima settimana) né in che misura si potrà prelevare. Sicuramente verranno comunicate in seguito strategie, tempi e modi. La Kenya Deposit Insurance Corporation, un organismo che funge da assicurazione e controlla l'operato delle banche del Kenya, si è messa a disposizione nell'interesse dei risparmiatori. Ha fatto sapere che è stato il Consiglio di Amministrazione stesso dell'Imperial Bank a chiedere alla Banca Centrale di intervenire per controllare eventuali operazioni non trasparenti, alla luce dell'improvvisa morte del Managing Director avvenuta un mese fa. Ora il compito di "traghettare" l'istituto di credito verso acque più tranquille e allo stesso tempo di tutelare i tanti clienti che vorrebbero ovviamente chiudere i conti e trasferirli in una banca più sicura. 
Tra qualche giorno conosceremo le dinamiche per cercare di non perdere i propri risparmi.
CHIUNQUE VOGLIA AVERE INFORMAZIONI RIGUARDO ALLA SITUAZIONE DEL SUO CONTO ALL'IMPERIAL, PUO' SCRIVERE A QUESTA MAIL: kdiccommunications@depositinsurance.go.ke o chiamare il 0770887992 (in inglese ovviamente)(14/10/2015)

TAGS: Imperial Bank KenyaImperial MalindiImperial WatamuMalindi banche

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