Domenica 10 maggio il Kenya ha segnalato il più alto numero di pazienti guariti e dimessi nell’arco delle ultime 24 ore, 32, ma anche altri due decessi, nella città di Mombasa.
Nella conferenza stampa quotidiana ad Afya House, il Segretario Amministrativo della Sanità keniana, Dr. Rashid Abdi Aman, ha presentato i nuovi numeri che parlano di 23 persone trovate positive al tampone (ne sono stati effettuati 1056 in 24 ore) che portano il totale dei pazienti con virus Covid-19 a 672, mentre i decessi nel Paese salgono a 32 e le guarigioni a 239. Ne consegue che i casi attivi di coronavirus attualmente sono 401.
Abdi Aman ha esortato i keniani a tenere duro e collaborare con il Governo e il team per l’emergenza, evitando di demonizzare i pazienti che tornano dalle strutture di isolamento dopo la guarigione, così come a non occultare i casi di contagio per paura di finire in quarantena.
“Le tante guarigioni ed l’efficacia di nuovi metodi di cura sperimentati dimostrano che il virus si può curare ma bisogna evitare che il contagio colpisca le fasce vulnerabili” ha detto il Segretario Amministrativo della Sanità, annunciando nuovi “testing point” in tutto il Paese, dove verranno praticati tamponi preventivi a chiunque debba mettersi in viaggio e per autotrasportatori e commercianti.
“Le misure messe in campo dal Governo sono fondamentali per contenere l’epidemia, e i cittadini non devono stigmatizzarle. Siamo solo all’inizio – ha detto Abdi Aman – ne istituiremo altri, anche in stazioni e postazioni stradali durante i tragitti. Allo stesso modo potenzieremo i controlli nelle zone di confine in particolare con Uganda e Tanzania. Durante i trasporti i nostri ufficiali tracceranno gli spostamenti e controlleranno lo stato di salute di chi viaggia, confermando o meno il diritto di viaggio o eventualmente quarantinando la persona ed effettuando un nuovo tampone”.