Il Kenya e la Somalia hanno annunciato un accordo per riaprire il prossimo primo di luglio il loro confine terrestre in tre differenti posti doganali.
Il confine tra i due paesi è ufficialmente chiuso dal 2011 a causa dell'insurrezione degli islamisti radicali di Al Shabaab.
L'annuncio è arrivato dopo un incontro a Nairobi tra delegazioni di ministri dei due Paesi su questioni di cooperazione in materia di sicurezza, commercio e circolazione delle persone.
"Stiamo valutando la possibilità di riaprire il confine e abbiamo deciso che la frontiera tra Somalia e Kenya sarà riaperta in modo graduale nei prossimi 90 giorni", ha dichiarato il ministro degli Interni keniota Kithure Kindiki in una conferenza stampa congiunta.
l posto di frontiera Mandera-Bulahawa "sarà aperto entro i prossimi 30 giorni", ha dichiarato Kindiki.
Faranno seguito le dogane di Liboi-Harhar ("entro 60 giorni da oggi") e quella marittima di Kiunga-Ras Kamboni all'inizio di luglio.
Oltre a questi tre punti nelle contee keniote di Mandera, Wajir e Lamu, i due governi stanno anche valutando la possibilità di aggiungere un quarto posto di frontiera nella contea di Wajir, a nord est del Kenya.
Lo scorso anno, i due Paesi avevano annunciato l'intenzione di riaprire il confine, ma la cosa non si è mai concretizzata.
Il confine tra Kenya e Somalia, lungo 700 chilometri, era stato ufficialmente chiuso da Nairobi nell'ottobre 2011 nel tentativo di arginare gli attacchi dei terroristi islamici sul territorio keniota, e in conseguenza ad alcuni rapimenti di turisti stranieri e operatori umanitari.
L'esercito keniota è intervenuto poco dopo in Somalia per combattere Al Shabaab e l'esercito di Nairobi si è aggregato alla forza dell'Unione Africana in Somalia (ex Amisom, ora Atmis) nel 2012, cacciando i terroristi da molte delle loro roccaforti.
Durante questo periodo, le relazioni tra Kenya e Somalia non sono state sempre rose e fiori I due Paesi. Mogadiscio ha più volte accusato il Kenya di interferenze, mentre il Kenya ha replicato di sentirsi un capro espiatorio per i problemi interni dei "vicini di casa".
Per otto mesi, dal dicembre 2020 all'agosto 2021, la Somalia ha interrotto le relazioni diplomatiche con Nairobi.
I due Paesi sono stati anche ai ferri corti per la delimitazione del loro confine marittimo nell'Oceano Indiano.
Lo scorso mese di ottobre, la Corte internazionale di giustizia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, ha deliberato a favore della Somalia, concedendole una vasta area di 100.000 km2 ricca di pesce e potenziali idrocarburi.
Il Kenya ha ufficialmente presentato appello contro la decisione.