Strutture sanitarie sempre più piene e con rischio di collasso, se una percentuale significativa di nuovi pazienti avrà bisogno di cure.
Questo è quanto emerge dalle parole del  Segretario Amministrativo Capo della Sanità keniana, il dottor Rashid Abdi Aman.
Anche la giornata di ieri, domenica 5 luglio, conferma l’andamento in crescita di casi di Covid-19 in Kenya nel mese di luglio.
Nella consueta conferenza stampa quotidiana ad Afya House, Abdi Aman, ha confermato 309 nuovi positivi nel Paese, che fanno salire il totale dei contagi registrati a 7886.
“Come Nazione, stiamo attraversando la curva più pericolosa da quando è iniziata la pandemia – ha detto Abdi Aman, presentando l’ultimo bollettino -  molti cittadini si stanno comportando come se nulla fosse, portando avanti le loro cose come se non avessimo in casa una pandemia. Il numero crescente di casi positivi indica che le misure di contenimento non vengono rispettate. Ci sono feste in casa, i mezzi pubblici stanno  trasportando le persone come prima”.
A beneficio delle statistiche, dei 309 casi registrati ieri, 217 sono di sesso maschile e 92 di sesso femminile. Il più giovane è un neonato di 1 anno, mentre il più vecchio è stato identificato come un uomo di 83 anni.
Nel contempo, altre 51 persone sono state dimesse da varie strutture sanitarie in tutto il Paese, portando il numero totale delle guarigioni a 2.287. Purtroppo il numero dei decessi è salito a 160, come ha segnalato Abdi Aman, con un altro paziente che ha ceduto al virus.
Per quanto concerne i casi di domenica, Nairobi guida con 193 casi con Kajiado che segue con 22, Kiambu 20, Mombasa 18, Makueni 17, Busia 11, Machakos 9, Nakuru 8, Nandi 3, Turkana 3, Narok 2, Nyandarua, Kakamega e Kilifi 1.