Da una parte non puoi che benedirli, dall'altra i primi abbondanti acquazzoni caduti sul Kenya centro-meridionale hanno creato inevitabili allagamenti e problemi specialmente nel capoluogo della regione costiera, Mombasa e in alcune aree rurali a ridosso di tutta la fascia marittima.
Nella seconda città del Kenya una vera e propria "bomba d'acqua", come piace tanto chiamare i temporali straordinari alla stampa italiana, ha bloccato ieri per ore il traffico in entrata e in uscita, con interi quartieri inondati e persone in difficoltà. Nelle baraccopoli di Kangemi e Mshomoroni alcune baracche sono state spazzate via da torrenti di acqua e fango. Anche a Malindi e Watamu le prime piogge torrenziali della stagione hanno allagato intere zone.
Nella cittadina di Vasco da Gama, il nuovo sistema di incanalamento delle acque ha tenuto lungo il roundabout e sul lungomare, ma la zona dell'ospedale ed alcune strade del centro sono state prese di mira con negozi allagati e disagi per le automobili.
A rischio anche il bacino del Tana River, con la Croce Rossa in allerta per possibili esondazioni che potrebbero spazzare via interi villaggi. Da oggi anche il livello del fiume Sabaki, nell'entroterra di Malindi e Mambrui, sarà da tenere d'occhio. Le catastrofi di cinque anni fa non devono essere dimenticate, anche se sono state seguite da queste ultime stagioni aride.
Il servizio meteorologico keniano, ha comunque avvertito che anche questa stagione non raggiungerà le medie che servono al paese per riprendersi dalla grave siccità che perdura, specialmente in 17 delle 24 regioni aride e semiaride del Kenya.