Sempre più keniani positivi al Covid-19 vengono curati a casa e guariscono.
Ieri il Ministero della Salute, trasmettendo i dati quotidiani relativi all’emergenza pandemia, ha confermato che in sole 24 ore sono stati dichiarati guarite dopo tampone di controllo, ben 500 persone che avevano contratto il virus e seguivano il programma di cure a casa propria. Altri 87 pazienti sono invece stati dimessi dalle strutture ospedaliere nelle quali erano ricoverati, con sintomi tuttavia non gravi.
“Il successo della nostra assistenza domiciliare ci ha permesso di utilizzare più risorse per curare i pazienti che hanno bisogno di cure specifiche in ospedale – ha detto il Dottor Rashid Abdì Aman del Ministero della Salute – i medici possono concentrarsi su di loro senza essere sovraccaricati di lavoro. Gestire la malattia liberando risorse è il nostro obbiettivo di contenimento principale”.
Vale la pena ricordare che in Kenya solo l’otto per cento dei casi positivi presenta sintomi medio-gravi ed in media i ricoverati in terapia intensiva non arrivano all’uno per cento.
Ieri, martedì 4 agosto, nel Paese si sono registrati 605 nuovi casi su 4.547 campioni esaminati nelle 24 ore precedenti. Il totale dei positivi è salito a 23.202 su 322.923 campioni testati dal 13 marzo scorso. 27 dei nuovi casi appartengono a cittadini stranieri che vivono in Kenya. Sono 6 i pazienti che non ce l'hanno fatta e portano il totale dei decessi con Covid-19 a 388.
A Nairobi sono stati segnalati 373 casi e nella vicina Kiambu 35.
Continuano ad essere zone “calde” e controllate le frontiere di terra con la Tanzania (Contee di Migori e Kajado, 41 casi) e con l’Uganda (Busia 20). Sulla costa solo 10 casi, 9 a Mombasa ed uno a Kilifi. Con la scoperta di 8 contagiati nella regione del Samburu, cade anche l’ultima Contea “Covid-19 Free” del Kenya su 47.