La riapertura del turismo dall’Italia al Kenya è ancora un rebus.
Attualmente appartiene alla fascia "E" delle Nazioni segnalate dal Governo italiano come non sicure e dove di conseguenza è vietato recarsi per turismo.
Questo divieto è stato prorogato con delibera del 16 maggio fino al prossimo 31 luglio, ma si attende per oggi l'elenco ufficiale dei Paesi di ogni singolo raggruppamento segnalato da lettere, che ne determina il diverso grado di sicurezza.
Alcuni infatti potrebbero cambiare di fascia, ma potrebbero farlo anche successivamente.
Vediamo perchè.
Intanto ieri, domenica 16 maggio, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza sul territorio italiani fino al prossimo 31 luglio 2021, estendendo di fatto il Decreto Legge dello scorso 22 aprile 2021 (n°52) “in conseguenza del perdurante rischio sanitario connesso alla diffusione di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, con particolare riferimento al nuovo coronavirus SARS-CoV-2 e alla patologia ad esso associata, COVID-19”.
Come si legge dal nuovo comunicato della Farnesina, apparso sul sito “viaggiaresicuri”, il DPCM continua a basarsi su cinque elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure.
Attualmente il Kenya rimane nell’elenco “E” che prevede le limitazioni a cui siamo già abituati dallo scorso agosto, quando cioè il Kenya riaprì al turismo internazionale. Sono vietati gli spostamenti per turismo, sono permessi i viaggi solamente a residenti, cittadini keniani e ad alcune categorie di lavoratori. In base a quello che è accaduto e a precise richieste di proprietari di immobili in Kenya non residenti alle prefetture, è possibile recarsi in Kenya anche eleggendolo a domicilio temporaneo, avendo una casa di proprietà o un contratto di affitto a lunga scadenza.
Ma anche questo è da verificare ogni volta, perché i controlli (talvolta molto blandi) possono variare e non tenere conto di consigli o disposizioni di altri uffici, specie se non documentabili.
In ogni caso, non ci sono ancora certezze sulla chiusura dell’Italia al Kenya per  turismo fino al 31 luglio, perchè come lo stesso comunicato del Consiglio dei Ministri ricorda, l’elenco dei Paesi può variare di volta in volta su disposizione, con modifiche tramite un’ordinanza del Ministro della Salute di concerto con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Anche per tornare dal Kenya restano per ora le stesse regole, come da modifiche dello scorso mese: obbligo di tampone effettuato almeno 72 ore prima della partenza, di autocertificazione all’arrivo e di dieci giorni di quarantena al termine del quale verrà eseguito un altro tampone ed in caso di negatività si potrà uscire dalla propria residenza o domicilio eletto.