Momentaneo sollievo per migliaia di viaggiatori che da domani arriveranno in Kenya, atterrando nella capitale Nairobi: è stato rinviato di almeno due settimane il previsto sciopero dei dipendenti dell'aviazione dell'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta.
Il sindacato Kenya Aviation Workers Union, che rappresenta circa 10 mila persone, ha optato per il dialogo con il governo, che avrebbe teso un "ramo d'ulivo", come riporta il quotidiano Daily Nation.
Motivo del contendere, il ventilato accordo per la gestione dell'aeroporto, che passerebbe nelle mani del gruppo indiano Adani Airport Holding, per i prossimi 30 anni e che prevede l'espansione e l'ammodernamento dei servizi per un totale di quasi 2 miliardi di dollari, ma secondo il sindacato, prevede anche molti licenziamenti, ridiscussioni di contratti ed assunzione di personale straniero.
Il sindacato ha annunciato di aver già incontrato il ministro del Lavoro keniano, Alfred Mutua, e di avere in programma un secondo colloquio con quello dei Trasporti, Davis Chirchir. "Nel caso le trattative non diano buon frutti, il prossimo 2 settembre inizieremo a scioperare" hanno detto dal sindacato.
Secondo la KAA, nell'anno finanziario 2022/23 sono transitati per l'aeroporto 8,8 milioni di passeggeri e 380.000 tonnellate di merci. L'aeroporto è in grado di contribuire fino al cinque per cento del prodotto interno lordo del Kenya.