Come avevamo ipotizzato, la data della scadenza delle vecchie targhe automobilistiche e della loro sostituzione con quelle nuove e dotate di microchip, fissata per lo scorso 31 marzo, è stata prorogata.
Nessuna dichiarazione ufficiale, ma due sono gli indizi principali che fanno pensare che i tempi non siano ancora maturi, per completare la transizione: il ministro dei Trasporti, Kipchumba Murkomen, ha ammesso i ritardi nella consegna delle targhe che sono già state richieste, con attese che superano i sei mesi, e allo stesso tempo ha chiesto ai dirigenti della National Transport and Safety Authority (NTSA), ovvero la motorizzazione civile del Kenya, di sveltire le pratiche per la consegna, rimandando la prossima verifica di due settimane. In realtà le questioni sui tavoli e nei terminali della NTSA sono molteplici, riguardano infatti un altro passaggio al digitale in corso, quello delle patenti nazionali. Senza contare che, proprio per via della transizione delle targhe, moltissimi proprietari di autovetture si sono accorti (o già lo sapevano) che i loro libretti non sono regolari, o non avevano ancora fatto il passaggio dal vecchio proprietario. Questo ha provocato ulteriori ritardi, ingolfando il sistema telematico ed accumulando faldoni sulle scrivanie.


Se a tutto questo si aggiunge la tentazione sempre viva degli impiegati a far passare avanti chi offre loro un “chai” (in swahili sarebbe il tè, ma è chiaro che si intende altro, ovvero l’altrettanto eufemistico “kitu kidogo” cioè “una piccola cosa”), i tempi biblici sono confezionati.
Il secondo indizio è la risposta dei dipendenti alla nostra domanda riguardo ad una nuova data di scadenza, ovvero “non sappiamo, ma conviene inviare la richiesta”.
Questo è dunque il nostro consiglio, a chiunque possegga un veicolo immatricolato in Kenya: inviare comunque la richiesta attraverso il portale Ecitizen, nell’apposita pagina della NTSA.
Ricordiamo che per poterlo fare, bisogna avere quindi il libretto a posto, il PIN number e un numero di Carta d’identità o di Alien Card (la carta d’identità per stranieri che per i turisti oggi non viene emessa).
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