L’annuncio di due giorni fa, da parte del presidente del Kenya William Ruto, riguardo all’abolizione dei visti d’ingresso per il proprio paese, ha scatenato a livello mediatico e per l’opinione pubblica, specialmente gli stranieri, svariate ipotesi, oltre a suscitare domande (oltre che perplessità).
Come potete facilmente immaginare, noi del portale degli italiani in Kenya siamo stati subissati di quesiti e richieste di informazioni supplementari.

Da quello che stiamo apprendendo, l’annuncio di Ruto deve essere letto in quest’ottica: il Kenya passerà dalla richiesta di visto turistico attraverso un portale specifico (e con un costo specifico, che può essere aumentato o diminuito a piacere) alla sola identificazione attraverso un portale internazionale che rilascia la cosiddetta “Autorizzazione Elettronica di Viaggio”, (Electronic Travel Authorization ETA).

Cos’è l’ETA?
 

L’ETA è un sistema che ha l’obbiettivo di “digitalizzare” le frontiere entro il 2025, e di far circolare i cittadini, per adesso almeno nei paesi del Commonwealth, senza bisogno di visto.
Si applicherà comunque a tutte le nazionalità.
Per adesso hanno già aderito Gran Bretagna (paese ideatore), Australia e Canada e oltre al Kenya anche il Ruanda sta aderendo.

L'esenzione dal visto si applicherà ai cittadini dei paesi scelti (nel caso del Kenya, il presidente Ruto ha annunciato che saranno tutti, ma potrebbero esserci eccezioni) che si recano nel paese straniero per turismo, studio, affari o per visitare amici e familiari.

Per ottenere l'ETA, i viaggiatori che intendono visitare il Kenya dovranno fare domanda attraverso una piattaforma digitale, come annunciato da Ruto martedì scorso.

Di norma, è necessario avere un passaporto valido per la verifica e pagare una tassa, che da quanto si apprende sarà di 30 dollari. In alcuni casi, potrebbero essere richiesti ulteriori documenti di identificazione prima che l'autorizzazione venga convalidata.
L'ETA viene poi collegato elettronicamente al passaporto o al documento di viaggio.
Questo sostituirebbe (attendiamo la notizia ufficiale) il visto, che addirittura era stato raddoppiato, con effetto dal prossimo gennaio. Ma in ogni caso non sostituirà il rinnovo, che costerà 100 dollari.
Inoltre, da quanto riportano i principali media locali, l’ETA potrebbe avere validità di 60 o 90 giorni o anche di più, a discrezione del governo e in relazione ai rapporti con il paese di provenienza dei viaggiatori. La differenza è che il visto è valido per un solo ingresso in Kenya, mentre l’ETA per tutta la sua durata, permette di andare e venire a piacimento. Si attende una lista dei paesi coinvolti e della durata dell’ETA per i medesimi. Specialmente per i 27 paesi che aderiscono al trattato di Schengen.
 

Non appena avremo altre informazioni in merito, continueremo ad aggiornarvi su questo cambio di regolamentazioni per l’ingresso in Kenya.