E’ ufficiale: l’autorizzazione elettronica di viaggio per entrare in Kenya (ETA) funziona.
Almeno per ora.
Le prime ricevute di accettazione della richiesta (perché l’ETA è soggetto al rilascio del “permesso di viaggiare verso il Kenya” ma non è un visto di soggiorno) sono arrivate ai compilanti, dopo il relativo pagamento di 32.50 comprese le commissioni.
Stiamo attendendo “feedback” (io continuerei a dire “riscontri”) sul visto relativo che verrà apposto all’arrivo in aeroporto.

Secondo le autorità, il visto dovrebbe essere relativo al biglietto di ritorno dal Kenya che dovrà essere obbligatorio allegare.
Un’altra questione riguarda l’ingresso dei minori: accertato che anche loro devono fare l’ETA e che, com’è scritto nelle avvertenze del sito, la responsabilità della compilazione per gli under 18 spetta ai genitori, non è ancora chiaro se si debba pagare.
Un'altra ancora i residenti, ai quali non era richiesto il visto e che ora devono compilare l'ETA? Pagheranno quanto i turisti o compileranno un'ETA diversa?

In questo caso, ovviamente, a chi parte con figli, almeno sotto il 16 anni, conviene finché possibile, fare il visto online che è ancora disponibile.
Ma la convivenza tra ETA e EVISA, nei prossimi giorni, sicuramente creerà malintesi e nuove problematiche da affrontare, terreno su cui purtroppo spesso la corruzione insita nelle istituzioni in Kenya, come ha recentemente ricordato anche il presidente William Ruto parlando della magistratura, ci sguazza.
Come sempre, vi terremo più che aggiornati.