Per molti di quelli che l’hanno conosciuta come sguardo radioso e gentile negli anni Ottanta e Novanta come segretaria del Centro Spaziale Luigi Broglio, è ancora Annamaria, per tutti gli altri, dai coetanei e sodali degli anni precedenti, ai diplomatici dell’Ambasciata d’Italia, artisti ed addetti passati in quasi trent’anni di attività all’Istituto Italiano di Cultura di Nairobi, è semplicemente la splendida Annie.
Una presenza grande, buona, positiva, rasserenante, impossibile da dimenticare.
Annie Petrozzi, eterna ragazza italiana nata in Kenya, oggi va ufficialmente in pensione, dopo essere stata uno dei volti più consueti e più piacevoli da incontrare in decine di eventi dell’Istituto, prima nella storica sede di Westlands, dove si organizzavano tantissime attività e Annie è stata una colonna, seguendo iniziative, partecipando attivamente agli allestimenti di spettacoli teatrali e giornate per i più piccoli, oltre che per gli eventi della stessa Ambasciata.
Eterna blonde lady, di quelle che è difficile pensare "in là con gli anni", Annie maschera le sue origini friulane con un accento british che si accompagna ad un aplomb in stile, frutto dell’infanzia felice nel Kenya di fine impero britannico e dell’adolescenza frizzante e formativa nel nuovo paese indipendente, dove papà Rinaldo, arrivato dal Friuli ed ex calciatore dell’Udinese, costruiva case e non faceva mancare nulla a lei e al fratello Roberto, apprezzato medico mancato qualche anno fa, così come alla moglie Rina, anche lei friulana.
Della terra dei genitori, Annie ha conservato la schiettezza, il piacere della compagnia e di un buon bicchiere insieme agli amici. Per noi che abbiamo avuto il piacere di condividere con lei qualche momento lavorativo e troppo poche occasioni di svago, resta di lei un ricordo dolcissimo e affettuoso e l’augurio di passare insieme ancora molto tempo e che sia tempo di qualità.
Perché i sentimenti, la simpatia e la leggerezza del vivere non vanno mai in pensione.