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Obbligo AIRE per residenti in Kenya, maggiori controlli e sanzioni

Dal 2024 stretta del governo sugli italiani che vivono all'estero

08-01-2024 di redazione

Aumentano le sanzioni per gli italiani che vivono all’estero, quindi anche in Kenya, e non si iscrivono all’AIRE, e dal 2024 i controlli saranno più serrati tra consolati all’estero e comuni di residenza in Italia.
Con la nuova legge di bilancio, le multe annuali per la mancata iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), obbligatoria per chi risiede fuori dall’Italia più di 12 mesi, passano da 220 euro a 1000, cumulabili fino a 5 anni.
Questo riguarda non solo i cittadini che trasferiscono la propria residenza all’estero per periodi superiori a 12 mesi, la cui dichiarazione deve essere resa entro 90 giorni dall’espatrio, ma anche tutti i cittadini che già vi risiedono, sia perché nati all’estero che per successivo acquisto della cittadinanza italiana a qualsiasi titolo. Quindi può riguardare anche coniugi o figli di italiani residenti in Kenya che hanno ottenuto cittadinanza italiana, pur essendo keniani.

Come ricorda il servizio “Sos Aire”, l’iscrizione all’anagrafe dei residenti all’estero consente al cittadino italiano di ottenere alcuni servizi consolari pur mantenendo i suoi diritti e doveri in Italia.
Il registro AIRE conserva le informazioni dei cittadini italiani che risiedono all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi e che hanno richiesto la loro registrazione. L’iscrizione all’AIRE è un obbligo e un diritto, consentendo l’accesso ai servizi consolari all’estero, come l’emissione di documenti di
identità e certificazioni, nonché la possibilità di esercitare il diritto di voto dall’estero. Anche per questo l’iscrizione è un obbligo di legge, e venire meno a tale adempimento può comportare sanzioni.

Prima del 2024, l’applicazione di sanzioni erano piuttosto rare, principalmente perché la legge attribuiva l’onere, ma non la remunerazione, al comune di precedente residenza. Tuttavia, dal 1° gennaio 2024, è stata introdotta una specifica normativa per la mancata iscrizione all’AIRE, caratterizzata da sanzioni significativamente aumentate, un incentivo per i comuni a farle rispettare, l’obbligo di scambio di informazioni tra tutti gli enti statali e una notifica automatica all’Agenzia delle Entrate da parte del comune al momento dell’iscrizione all’AIRE (per avviare controlli sugli anni precedenti, quando si presupponeva la residenza in Italia). Si precisa che nel caso di nuclei familiari inadempienti, la sanzione si applicherebbe a ciascun individuo, compresi i minori.
L’omissione dell’iscrizione all’AIRE potrebbe comportare una considerazione formale come ancora residenti in Italia, e di conseguenza, l’Italia potrebbe richiedere la presentazione della dichiarazione dei redditi e il pagamento delle tasse anche sui guadagni all’estero.



Come ci si iscrive all’AIRE?
Per procedere all’iscrizione, è richiesto completare un modulo di registrazione e presentare una prova di residenza, come ad esempio una busta paga, un estratto conto bancario, una bolletta intestata, una lettera del medico, eccetera. Inoltre, è necessario caricare delle copie dei documenti di identità.

Il Portale “FAST IT” è lo strumento istituzionale e interattivo che il cittadino italiano all’estero può utilizzare gratuitamente per visualizzare in qualsiasi momento la propria scheda personale e per richiedere l’eventuale aggiornamento del proprio indirizzo di residenza.

E’ possibile registrare contemporaneamente un intero nucleo familiare, semplicemente aggiungendo i membri attraverso la funzione dedicata su Fast-IT, a condizione che la residenza in Italia fosse nello stesso Comune. Altrimenti, per garantire l’unità del nucleo, è necessaria una
procedura specifica. Dopo aver verificato i vostri documenti, il Consolato trasmetterà la richiesta di iscrizione all’AIRE al vostro precedente comune di residenza in Italia. Quest’ultimo provvederà a inviarvi l’attestato di avvenuta iscrizione all’AIRE.

Tuttavia, a seconda del comune, il completamento di questo passaggio potrebbe richiedere diversi mesi. Ogni comune mantiene un proprio registro dei cittadini AIRE, quindi iscrivendosi e indicando l’indirizzo italiano di riferimento, rimarrete comunque legati a una specifica località italiana. Quest’ultima sarà competente per varie pratiche, come ad esempio determinare in quali elezioni amministrative potrete esercitare il diritto di voto. Dopo che lo stato della richiesta su Fast-IT cambia in “Richiesta inviata al Comune”, solitamente rimane in questo stato per diversi mesi.

Tuttavia, ciò non significa necessariamente che non siate iscritti all’AIRE. Raccomandiamo di verificare lo stato dell’iscrizione in tempo reale nell’Anagrafe Digitale della Popolazione Residente. In particolare, se si verificano ritardi, consigliamo di contattare l’ufficio Anagrafe o AIRE del comune italiano indicato come ultima residenza nel modulo di iscrizione quando lo stato è “Richiesta inviata al Comune”. Infatti, è compito del Comune finalizzare l’iscrizione e comunicarla agli altri enti italiani. Se siete iscritti all’AIRE e avete bisogno di produrre un certificato relativo a tale iscrizione, potete scaricarlo gratuitamente utilizzando l’Anagrafe Digitale della Popolazione Residente.

TAGS: AIREresidentimulteanagrafe

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