Dal prossimo mese di giugno partirà la digitalizzazione di tutti i titoli di proprietà dei terreni in Kenya.
Lo ha comunicato il Ministro delle Terre Zacharia Mwangi Njeru, comunicando lo stato di avanzamento dell’implementazione del sistema di informazione nazionale dei terreni “Ardhisasa”.
Mwangi Njeru ha dichiarato che il processo di catasto digitale è in fase avanzata e che la fine delle operazioni si concluderà entro quattro mesi, precisando che il suo ministero ha sviluppato un programma concentrato su quattro aree: digitalizzazione dei registri e dei processi fondiari, titolazione, quadro legale e decentralizzazione dei servizi fondiari.
"Quello che stiamo facendo è riordinare i registri in modo da poterli caricare nel sistema e renderli pronti per le transazioni", ha detto il Ministro, secondo cui la digitalizzazione dei registri fondiari sradicherà i problemi fondiari storici come la perdita di documentazione, la molteplicità dei titoli, la distruzione dei registri e la mancanza di documenti.
Una volta completata, Ardhisasa fornirà una piattaforma attraverso la quale i kenioti potranno effettuare online le transazioni fondiarie, prima effettuate manualmente.
In realtà una prima fase sperimentale, a Nairobi, c’è già stata e i professionisti del settore hanno chiesto una revisione della piattaforma digitale, a causa delle persistenti lamentele per gli intoppi nelle transazioni. La sua efficienza è stata considerata lenta e discutibile, con transazioni che si sono accumulate e segnalazioni di quanto sia complicato da usare l’intero sistema. In campo, per suggerire modifiche e interventi prima di renderlo pubblico, è intervenuto anche l’Ordine degli Avvocati del Kenya.
Secondo alcuni quotidiani, ci sarebbero anche alcune richieste di risarcimento danni alle quali però la National Lands Commission non può ottemperare per mancanze di fondi.