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ECONOMIA E TURISMO

Due prestiti al Kenya per alleviare la crisi

Problema benzina, pressing per non aumentare visti e permessi

22-11-2023 di Freddie del Curatolo

Due prestiti internazionali, uno dalla Banca Mondiale ed un altro dal Fondo Monetario Internazionale, danno respiro al Kenya in questa fine di 2023, dopo l’aggravarsi della situazione economica che da mesi affligge il paese.

Crisi che, oltre a pesare sui cittadini e specialmente sulla povera gente, è evidente anche agli stranieri che lo frequentano nella caduta dello scellino keniota rispetto a dollaro ed euro, nell’aumento del prezzo della benzina ed in quello di molti prodotti di largo consumo. Per non parlare dei prodotti importati dall’estero.

La crescita del debito pubblico ha creato anche nel governo la sindrome del “raschiare il fondo del barile” e cercare maniere “creative” per recuperare liquidità, a parte quelle necessarie e legittime che passano dalla lotta alla corruzione a quella all’evasione fiscale, materie che noi italiani conosciamo molto bene.

Tra le varie riforme e proposte di legge, ci sono anche i previsti aumenti del visto d’ingresso per i turisti, che dal 1 gennaio dovrebbe raddoppiare, passando da 50 a 100 dollari, e dei permessi di lavoro e di soggiorno per stranieri residenti, che addirittura potrebbero aumentare di una volta e mezzo l’attuale costo.

Si spera quindi che con i prestiti concessi al paese, definito dalla Banca Mondiale “in continuo sviluppo” e sul quale c’è ottimismo per una ripresa stimata in 3 anni, il governo possa frenare ulteriori aumenti e gabelle.
Il FMI la scorsa settimana aveva dichiarato che il prestito di 682 milioni di dollari è stato accordato in virtù del fatto che il Kenya entro la fine di quest’anno dovrà onorare la prima delle due rate di restituzione di un prestito in Eurobond, dell’ammontare totale di 2 miliardi.
L’aggiunta del nuovo prestito della Banca Mondiale, che stima di concedere al Kenya 12 miliardi di dollari nei prossimi 3 anni, dovrebbe risolvere momentaneamente il problema.

Difatti, il presidente William Ruto, partito ieri per la Germania per un importante vertice nell’ambito del G20 nel quale l’Unione Africana è stata recentemente aggiunta come fosse un’unica nazione, ha annunciato che una delle prime mosse che i nuovi prestiti consentiranno al governo di fare, sarà l’abbassamento del prezzo della benzina. Peccato che la decisione dell'ente pubblico dell'energia EPRA lo abbia praticamente smentito, decidendo di alzare le accise, a quanto riporta il quotidiano Daily Nation.

Il ministro del Turismo, Alfred Mutua, dal canto sua prosegue la serie di incontri, a partire dall’ufficio immigrazione, come lui stesso ha confermato, per cercare di non sfavorire il settore turistico e quello dei viaggi verso il Kenya e si spera che l’alleggerimento (per ora) del debito pubblico del paese possa farlo agire secondo quella che è la sua volontà di mandato, ovvero eliminare del tutto il visto d’ingresso per i turisti in Kenya, per rendere competitiva la destinazione rispetto ad altre mete simili.

TAGS: prestitobanca mondialeeconomiacrisi

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