SALUTE
08-10-2021 di redazione
Il giorno è storico: dopo il via libera, mercoledì 6 ottobre 2021, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il tanto atteso vaccino per la malaria è pronto per essere messo in commercio ed il Kenya sarà uno dei tre Paesi del mondo a poterne valutare per primo l’efficacia su cui l’OMS non ha più il minimo dubbio. Secondo l’OMS il vaccino RTS,S ridurrà gradualmente del 40% la mortalità per malaria e limiterà in maniera significativa i casi gravi.
E’ l’effetto di quattro anni di programmi pilota, sperimentazioni su campioni di persone delle zone più a rischio, che hanno visto Kenya, Malawi e Ghana come bacini-cavia per capire se due decenni di studi, di sviluppi, attese, burocrazia ed altri ostacoli, sono serviti davvero ad una svolta decisiva contro la malattia trasmessa dalle zanzare che uccide dalle 400 alle 700 mila persone all’anno, in prevalenza bambini africani.
“Abbiamo convissuto con la malaria per secoli e secoli – ha dichiarato il Presidente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Etiope Tedros Ghebreyesus - e abbiamo coltivato per anni il sogno di un vaccino contro la malaria, sogno che ci sembrava impossibile poter realizzare. Oggi, il vaccino RTS-S, costato più di 30 anni di lavoro, cambia il corso della storia della salute pubblica”.
Molto del merito della possibilità per il Kenya di avere subito il vaccino va al Kenya Medical Research Centre (KEMRI), uno degli enti governativi più affidabili (e lo sta dimostrando anche nell’impegnativa era Covid-19). Nel settembre 2019 il Kenya aveva lanciato un programma pilota di sperimentazione sui bambini con più di 6 mesi di età nella regione di Homa Bay, sul Lago Vittoria, dove la malaria fa più vittime nel paese. Gli esiti sono stati considerati soddisfacenti e attendibili, quindi si è deciso di considerare il Kenya uno dei primi stati che avranno la possibilità di commercializzare il vaccino.
In un periodo in cui le attenzioni del mondo si sono concentrare su un altro tipo di vaccino che interessava maggiormente i paesi occidentali, si attendono solo le direttive OMS su come e dove somministrare il salvifico, tanto atteso prodotto che sarà commercializzato dalla GlaxoSmithKline con il nome di Mosquirix, partendo ovviamente dai più piccoli.della Sanità, il tanto atteso vaccino per la malaria è pronto per essere messo in commercio ed il Kenya sarà uno dei tre Paesi del mondo a poterne valutare per primo l’efficacia su cui l’OMS non ha più il minimo dubbio. Secondo l’OMS il vaccino RTS,S ridurrà gradualmente del 40% la mortalità per malaria e limiterà in maniera significativa i casi gravi.
E’ l’effetto di quattro anni di programmi pilota, sperimentazioni su campioni di persone delle zone più a rischio, che hanno visto Kenya, Malawi e Ghana come bacini-cavia per capire se due decenni di studi, di sviluppi, attese, burocrazia ed altri ostacoli, sono serviti davvero ad una svolta decisiva contro la malattia trasmessa dalle zanzare che uccide dalle 400 alle 700 mila persone all’anno, in prevalenza bambini africani.
“Abbiamo convissuto con la malaria per secoli e secoli – ha dichiarato il Presidente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Etiope Tedros Ghebreyesus - e abbiamo coltivato per anni il sogno di un vaccino contro la malaria, sogno che ci sembrava impossibile poter realizzare. Oggi, il vaccino RTS-S, costato più di 30 anni di lavoro, cambia il corso della storia della salute pubblica”.
Molto del merito della possibilità per il Kenya di avere subito il vaccino va al Kenya Medical Research Centre (KEMRI), uno degli enti governativi più affidabili (e lo sta dimostrando anche nell’impegnativa era Covid-19). Nel settembre 2019 il Kenya aveva lanciato un programma pilota di sperimentazione sui bambini con più di 6 mesi di età nella regione di Homa Bay, sul Lago Vittoria, dove la malaria fa più vittime nel paese. Gli esiti sono stati considerati soddisfacenti e attendibili, quindi si è deciso di considerare il Kenya uno dei primi stati che avranno la possibilità di commercializzare il vaccino.
In un periodo in cui le attenzioni del mondo si sono concentrare su un altro tipo di vaccino che interessava maggiormente i paesi occidentali, si attendono solo le direttive OMS su come e dove somministrare il salvifico, tanto atteso prodotto che sarà commercializzato dalla GlaxoSmithKline con il nome di Mosquirix, partendo ovviamente dai più piccoli.
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