Cosa accadrà domani in Italia, per quanto riguarda i viaggi all’estero?
Per la prima volta da quanto è scoppiata la pandemia e particolarmente dopo le riaperture post-lockdown, a ridosso del rinnovo di un DPCM, non ci sono le anticipazioni di rito. Complice forse il fine settimana, o l’attenzione rivolta ad altri temi, specialmente quelli fiscali, dovremo presumibilmente attendere la giornata di lunedì 25 ottobre per capire se il Governo cambierà la composizione delle liste che qualificano i paesi al di fuori dell’Unione Europea come più o meno consigliati, se non addirittura vietati al turismo.
Come è risaputo, il Kenya insieme ad altre nazioni che sono anche mete ambite per i nostri connazionali, specialmente d’inverno, come Tanzania (particolarmente l’isola di Zanzibar) e Madagascar (particolarmente l’isola di Nosy Be) è ancora nell’ultima fascia, la E. Per queste destinazioni, il divieto di turismo con alcune eccezioni che possono essere comprovate tramite autocertificazione, è ancora valido.
E’ difficile che venga tolto il divieto assoluto, ma potrebbe essere eliminata la quarantena. Intanto potrebbe essere eliminata come concetto, almeno per chi ha il Green Pass, per l’arrivo da ogni destinazione.
Questa sarebbe una mossa rivolta anche agli stranieri che si recano in Italia a loro volta per affari, convegni ed altre attività che non riguardino il turismo.
Secondo i tour operator, il Governo sta pensando ad una riapertura graduale di alcune destinazioni e la conferma che il Kenya potrebbe essere già nella prossima “White List” delle destinazioni da riaprire poco alla volta, vista la grande richiesta, arriva dal Direttore delle agenzie My Network e Gattinoni Mondo di Vacanze, Sabrina Nadaletti, come riportato dal blog di settore GuidaViaggi.
“Ci aspettiamo qualcosa sull’Africa, penso al Kenya – ha dichiarato Nadaletti –così come nell’Estremo Oriente, per esempio la Thailandia”.
Non del tutto ottimista sulle altre due mete molto richieste, ovvero Madagascar e Zanzibar, dove comunque i numeri dell’emergenza covid-19 non vengono considerati attendibili. Ricordiamo che a differenza del Kenya, Tanzania e Madagascar per lungo tempo non hanno fornito dati e hanno snobbato l’operato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Su una cosa tutte le agenzie e i tour operator sono d’accordo:  i corridoi aperti fino ad oggi non sono sufficienti.  “Ma non ci aspettiamo un “liberi tutti” – dice ancora Nadaletti - Ritengo che il Governo procederà con gradualità, nell’ottica di corridoi aerei controllati e di strutture che garantiscano il rispetto delle procedure di sicurezza”.