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INCREDIBILE!

L'avventura e il gran cuore di un turista italiano a Watamu

Una toccante, unica, storia italo-keniota di Pasqua

01-04-2024 di redazione

Una vicenda che ha dell’incredibile e dimostra il grande cuore e la generosità degli italiani nei paesi poveri e in via di sviluppo, è capitata durante le vacanze pasquali ad un nostro turista nella cittadina balneare di Watamu, sulla costa del Kenya.
L’uomo, 59 anni originario di Pescia, in provincia di Pistoia, ha prenotato una vacanza di una settimana in un noto resort che si affaccia direttamente sull’oceano indiano.
Una sera, con un connazionale sessantasettenne conosciuto nello stesso albergo, ha deciso di uscire per sperimentare il piacere della vita notturna della località turistica. 
Si è imbattuto in una festa con musica in uno dei tanti localini sulla spiaggia di Watamu.
Una birra tira l’altra ed è naturale fare la conoscenza di gente locale, soprattutto ragazze giovani che passano le serate ballando nei locali e cercando le loro “prede”.

L’italiano evidentemente non disdegna, e punta una delle ragazze più avvenenti, che si muovono sinuosamente sull’improvvisata pista da ballo del chiringuito. Certo, sa benissimo che molte di quelle bellezze esotiche sono lì per esercitare il mestiere più antico del mondo, anche se lo fanno in un ambiente edulcorato e sono decisamente più carine di quelle che si trovano in Italia lungo le strade provinciali.
La ragazza ricambia lo sguardo, allora vincendo la timidezza, lui la attira a sé con un sorriso, le offre da bere e prova ad esprimersi nel suo stentatissimo inglese.
E qui succede l’incredibile!
La ragazza parla perfettamente cinque lingue, compreso l’italiano, perché è una studentessa universitaria di Nairobi che, come lui, si trova in vacanza a Watamu in coincidenza con la Pasqua in cui l’università è chiusa!
Che bella coincidenza e che fortuna! Tra tante “lucciole”, adescatrici di uomini single per pure questioni economiche, all’italiano è capitata una bellissima ragazza diversa da tutte le altre!
“Non puoi immaginare quanti sacrifici io faccia per non cadere in certe facili tentazioni” le ha detto in italiano Jennifer (il nome è di fantasia, ma mica tanto…), “infatti a fine vacanza mi mancheranno i soldi per tornare a Nairobi, e per comprare alcuni libri indispensabili per preparare un importante esame di Diritto bancario e dei mercati finanziari”.


Nonostante non vi fosse stata alcuna richiesta, la generosità dell’italiano ha fatto sì che la ragazza possa continuare a studiare e, non ci crederete, in quei giorni è nato anche un grande amore, grazie al quale il cinquantanovenne toscano e la ventiduenne keniana continuano a sentirsi a distanza.
Con una spiacevole notizia: la ragazza non ha passato gli esami e non ha possibilità di mantenersi agli studi perché la madre nel frattempo si è gravemente ammalata, così si è trasferita a Watamu. A parte l'ansia per le sorti della madre, la notizia non è del tutto sgradita all'italiano, perchè Jennifer si è trasferita proprio a Watamu, attendendo il ritorno del suo nuovo fidanzato, per costruire un futuro insieme e allo stesso tempo aiutare la madre malata e anche il fratello, che provvisoriamente è ospite nella casa che lei ha preso in affitto a Watamu con un generoso prestito dell’italiano (d’altronde come fai ad “aiutarli a casa loro” se non hanno la casa?) e dove presto anche lui vivrà per qualche mese all'anno, dopo essersi messo in aspettativa al lavoro con l'idea di trattare il pre-pensionamento. In quel nido d'amore africano, l'italiano troverà anche un dolcissimo frugoletto, il nipotino di un anno e mezzo, a cui Jennifer deve fare da madre perché la moglie del fratello che ospita è morta tragicamente di parto.
Storie dolorose ma di vera Africa, che per fortuna e grazie alla straordinaria predisposizione di noi italiani, portano in pegno grande umanità ed un senso di resurrezione, in questo lunedì dell’angelo che, guardacaso, cade il primo di aprile.

TAGS: aprilestoriewatamu

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