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16-01-2019 di redazione
Una giornata di terrore a Nairobi, dove è più la paura di un tragico remake dell'attentato del 2013 al centro commerciale Westgate, che il vero pericolo, nonostante purtroppo il numero dei morti nella nottata si attesta sui 7 accertati, più una serie di feriti in modo molto grave che lottano per la vita in almeno tre ospedali della capitale.
Tutto è iniziato poco dopo le 15 di ieri, quando un gruppo di presunti terroristi somali (l'attentato sarebbe stato rivendicato da una cellula di Al Shabaab) hanno fatto esplodere un'automobile parcheggiata nel parcheggio del ristorante "Secret Garden" a Riverside 14, comprensorio dove è situato anche l'hotel di lusso della catena Dusit più alcuni uffici di società keniane ed internazionali, tra cui la banca I&M.
Uno degli attentatori, il kamikaze della banda, sarebbe rimasto ucciso nell'esplosione.
Dopo pochi minuti una seconda esplosione, probabilmente provocata da una granata lanciata dai terroristi su alcune vetture parcheggiate.
Contemporaneamente altri cinque attentatori hanno fatto fuoco e sono penetrati all'interno dell'hotel, che ha i vetri antiproiettili.
Questo accorgimento ha sicuramente evitato una strage.
Nel frattempo, dall'Ambasciata australiana situata di fronte all'hotel, la polizia ha iniziato a sparare e ne è nato un breve conflitto a fuoco.
Nel panico generale la gente si è riversata in strada e fortunatamente la polizia è arrivata dopo solo un quarto d'ora e ha protetto la fuga di decine di persone. Uno degli attentatori sarebbe stato arrestato, mentre altri quattro si sono infilati nell'hotel, seminando il terrore.
Secondo la polizia, nottetempo i terroristi sono asserragliati all'ultimo piano del palazzo, ma non è ancora dato sapere se hanno fatto altre vittime, oltre alle sei che si vanno ad aggiungere al terrorista esploso.
Secondo alcuni testimoni altre due vittime, due donne, sarebbero state colpite mortalmente dai colpi di mitragliatrice, mentre altre 12 persone sono state ricoverate negli ospedali cittadini in condizioni molto gravi.
Ad un certo punto, dagli ospedali, il conto delle presunte vittime ha iniziato a salire fino a raggiungere numeri davvero preoccupanti e vicini a quelli terribili del Westgate.
Fortunatamente sembra invece che il conto delle vittime dell'attentato sia minore, ma solo oggi potremo avere una visione reale dell'accaduto.
Alcuni testimoni e ostaggi hanno postato sui social network, in particolare su twitter, messaggi che hanno fatto credere ad un massacro, indicando stanze e persone trucidate a freddo.
Speriamo davvero che non sia così e di ricevere aggiornamenti reali e meno tragici di quel che è sembrato in un primo momento.
Tra le rivendicazioni del gruppo di estremisti somali, l'anniversario della battaglia nella cittadina di El Adde, un agguato di Al Shabaab ad un campo militare delle forze AMISOM, dove morirono molti soldati keniani. La rappresaglia delle forze congiunte africane fu durissima e molti militanti di Al Shabaab furono scovati ed uccisi.
ALTRI AGGIORNAMENTI IN NOTTATA
Dalla camera mortuaria di Nairobi, alle due del mattino, è arrivata la notizia di quindici corpi senza vita.
Un successivo comunicato degli Shabaab parla di "47 vittime uccise dai mujaheddin".
Il Ministro dell'Interno e della Sicurezza Nazionale Fred Matiang'i ha dichiarato che il conflitto a fuoco è terminato e che l'intera area sarebbe stata messa in sicurezza, ma alcuni twitt dichiarano che in un piano di uno degli edifici ci sarebbero ancora ostaggi in mano ai terroristi.
ORE 9: Sono stati uditi ancora degli spari all'interno di uno degli edifici di Riverside 14. Non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali della polizia riguardo al proseguo delle operazioni. L'area di fatto non viene ancora sgomberata.
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