Premesso che il Kenya ad oggi rientra tra i paesi di cui all’allegato E del dpcm del 7/8/2020, decreto che all’art 4 recita quanto segue:” Limitazioni agli spostamenti da e per l’estero 1. Sono vietati gli spostamenti da e per Stati e territori di cui all’elenco E dell’allegato 20…….omissis……, salvo che ricorrano uno o più dei seguenti motivi, comprovati mediante la dichiarazione di cui all’articolo 5 comma 1

a) esigenze di lavoro

b) assoluta urgenza;

 c) esigenze di salute;

 d) esigenze di studio;

 e) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;…………”

Pertanto, in Kenya ci si può recare solo per i motivi tassativamente indicati nel decreto Presidenziale e cioè  lavoro, urgenza salute e domicilio, abitazione o residenza.

Se per i primi 4 non vi sono problemi di interpretazione per il punto e)  è necessario chiarire cosa si intende per residenza, domicilio e abitazione .

La residenza è il luogo in cui un soggetto vive abitualmente e continuativamente nel tempo, (art 144 cc) mentre il domicilio è il luogo della vita professionale o lavorativa di una persona, luogo costituzionalmente garantito nell’art 14 Cost.. residenza e domicilio possono, poi, coincidere  oppure no.

L’abitazione, come definizione giuridica non è codificata, tuttavia giuridicamente parlando, è intesa come il luogo in cui un soggetto ha una casa/immobile in cui vi trascorre parte del suo tempo.

ERGO, a mio modesto parere, ritengo che se il legislatore ha inteso indicare l’abitazione quale alternativa alla residenza e domicilio vuol dire che quest’ultimo ha inteso autorizzare lo spostamento verso l’estero, e nel nostro preciso caso, verso il Kenya,  a tutti coloro che vogliono raggiugere l’abitazione in cui trascorrono parte del loro tempo.

Mi corre tuttavia l’obbligo segnalare che, atteso il carattere emergenziale dei dpcm e non essendoci precedenti a cui riferci, consiglio a tutti, prima di imbarcarsi nel viaggio, di chiedere, ex art. 11 sempre del dpcm 7/8/2020, al Prefetto del luogo un parere, parere che può essere chiesto con una semplice lettera allegando la documentazione comprovante il possesso, contratto di affitto o la proprietà.

Ma cosa si deve fare per poter andare in Kenya per uno dei motivi "ut supra" elencati?

 Come si può leggere nella parte in neretto dell’art. 4 sopra riportato è richiesta “una dichiarazione ai sensi dell’art. 5 comma 1 sempre dpcm 7/8/2020  e cioè, Obblighi di dichiarazione in occasione dell’ingresso nel territorio nazionale dall’estero “ ……….. è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato a effettuare controlli una dichiarazione resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, recante l’indicazione in modo chiaro e dettagliato, tale da consentire le verifiche, ……….. omissis ………dei motivi dello spostamento………….”

In poche parole il combinato disposto dei due articoli ci indicano che:

1. Ci si può recare in Kenya solo ed esclusivamente per uno dei motivi indicati nell’art. 4 e cioè lavoro, salute, studio, urgenza o per raggiungere il proprio domicilio, residenza o dimora
2. Presentando al vettore una dichiarazione resa ai sensi degli art 46 e 47 Presidente della Repubblica n. 445/2000 che permetta di verificare quello che si dichiara.

La dichiarazione ex art 46 e 47 DPR n. 455/2000 non è altro che un’autocertificazione di ciò che si afferma avente, in caso di affermazioni mendaci, rilevanza penale.

Nella pratica trattasi delle dichiarazioni i cui modelli ci sono stati indicati/forniti all’inizio del lock down per gli spostamenti che, nel nostro preciso caso, potrebbe avere il seguente tenore:

DICHIARAZIONE AL VETTORE EX ART 46 e 47 DPR 455/2000 ex art 4, comma 1, e 5, comma 1 dpcm 7/8/2020 viaggio in Kenya per motivi di cui al punto a) o b) etc.

Io sottoscritto…………… nato…………. residente …. Cittadino ….. passaporto …………..consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ

• di non essere sottoposto alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al COVID-19
• che lo spostamento è iniziato da ____________________________________ (indicare l'indirizzo da cui è iniziato) con destinazione--------------------------------
• che lo spostamento si rende necessario per :

a) esigenze di lavoro

b) assoluta urgenza;

c) esigenze di salute;

d) esigenze di studio;

e) rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;…………”

A sufragio del motivo indicato si produce :

• documenti attestanti il lavoro
• documenti attestanti l’urgenza
• documenti attestanti lo stato di salute
• documenti attestante le esigenze di studio
• documenti attestanti il domicilio, residenza o il possesso di un abitazione

DATA LUOGO E FIRMA

Il vettore inoltre chiede in visione o copia ( non lasciate l’originale)il certificato del tampone PCT eseguito 96 ore prima dell’ingresso in Kenya.

Personalmente, poi, mi è stato chiesto di portare con me e offrire al vettore anche l’autorizzazione avuta da USMAF – SASN ex art. 6 comma 6 , lettera d) dpcm 7/8/2020, rientro in Italia per motivi di lavoro ed esonero della quarantena, che però richiede altro capitolo.

Avv. Rita Duzioni, per Malindikenya.net