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06-06-2019 di redazione
Un intoppo per il via libera alla costruzione del discusso grattacielo di 61 piani "Palm Exotjca Higrise" a Watamu.
Dopo la presentazione dello Studio d'Impatto Ambientale da parte degli esperti nominati dalla società ideatrice del progetto alla NEMA (National Environmental Management Authority) accettato il quale sperano di ottenere l'ultima fondamentale approvazione, la Direzione del Reparto Costiero di Archeologia del Museo Nazionale del Kenya ha inviato una lettera a nome dell'importante Istituzione Nazionale.
L'intenzione è quella di richiedere un'ulteriore studio che tenga conto dell'impatto storico e culturale, in una zona definita molto importante.
A scrivere la lettera è Caesar Bita, Direttore dell'Archeologia Costiera del Kenya, archeologo marino di fama mondiale e per anni Direttore del Museo Nazionale di Malindi. Recentemente Bita ha inaugurato un grande progetto per salvaguardare l'ambiente marino del Mida Creek.
"Dalla presentazione dello Studio d'Impatto Ambientale (ESIA) - spiega Bita - abbiamo potuto constatare che i fautori di questo rapporto non hanno considerato i Beni Culturali del territorio. E' una grave mancanza che, nonostante lo sviluppo proposto avvenga in un'area ricca di patrimonio culturale, i promotori abbiano ignorato queste importanti risorse nazionali. Oltretutto nella relazione non si fa riferimento ai Musei Nazionali del Kenya, l'ente statale responsabile del patrimonio culturale in Kenya".
Secondo Bita Watamu e dintorni costituiscono una zona di grande interesse storico, archeologico e culturale e bisogna assolutamente tenerne conto.
"La zona di Dabaso, dove dovrebbero svilupparsi le costruzioni - prosegue l'Archeologo keniano - è vicina all'antica città swahili di Gede, famosa in tutto il mondo, ed ancora più vicina al monumento storico "Temple Point" attiguo all'omonimo hotel Temple. C'è inoltre un altro sito storico importante nell'isola di Kirepwe all'interno del Mida Creek, così come nei non lontani villaggi di Sita e Magangani. Senza contare che recentemente sono state effettuate indagini archeologiche marittime e subacquee del Mida Creek e sono stati scoperti importanti siti e resti. Richiediamo quindi una valutazione dell'impatto sul patrimonio culturale della zona, l'Heritage Impact Assessment (HIA) deve essere ritenuto obbligatorio perché nel progetto presentato vediamo una minaccia ai beni storici e culturali del Kenya".
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