L'angolo di Freddie

EDITORIALE

Aiuto! Arriva in Kenya il popolo dei "no-vist"

"Troppa burocrazia, l'Africa non mi merita"

05-11-2022 di Freddie del Curatolo

Sarà che anch’io inizio ad invecchiare.
Con tutto che l’Africa mantiene il fanciullino pascoliano e “lo spirto guerrier ch’entro mi rugge” e che io stesso mi mantengo ad overdosi di oceano indiano, rock and roll e savana, tendo a sopportare sempre meno i connazionali che frequentano il Kenya o si preparano a viverlo.
O meglio, li supporto, mi spertico in consigli, sbroglio le loro matasse (spesso autoaggrovigliate) e comunque rispondo sempre a tutti, sui vari canali in cui personalmente, come Malindikenya.net o come “Italiani in Kenya” faccio da anni.

Quello che non sopporto più e chi si lamenta di cose facilmente superabili o critica situazioni di cui egli stesso è parte in causa, protagonista se non addirittura creatore. E arriva a considerare ingiusti o fasulli i procedimenti che non capisce, non approva o non fanno parte della sua etica.
Prendiamo ad esempio il primo “paletto” che bisogna affrontare per entrare in Kenya: il visto online che ha creato un nuovo fenomeno: il popolo dei “no-vist”.

Quest’anno assistiamo al ritorno di molti italiani che non mettevano più piede a Malindi, Watamu e Diani da prima della pandemia.
Per alcuni sono già passati tre anni.
Chi è venuto in Kenya prima del 1 gennaio 2020, ad esempio, poteva ancora compilare il visto turistico nel modulo cartaceo che gli veniva fornito in aeroporto. Poi, se si è tenuto informato nei successivi due anni e mezzo, ha saputo che oggi per venire nel paese africano è d’uopo preventivamente ottenere il visto online, tramite il sito del governo evisa.go.ke.

C’è chi non ama perdere tempo ed è abbastanza umile e consapevole dell’incapacità di capire le richieste in inglese o di saper smanettare con il computer e si affida ad agenzie che giustamente aggiungono la loro percentuale di “spese di servizio” al visto.
Ecco, va benissimo per carità. Non venite poi però a sentenziare che “il visto per il Kenya costa 120 euro”.
TU LO HAI PAGATO 120 EURO!
Perché non sei capace o non hai voglia di compilarlo da solo, altrimenti avresti pagato 51 dollari o il corrispettivo in euro. Quindi meriteresti risposta adeguata alla tua lamentela sui social nella quale assicuri che il visto è più che raddoppiato da quando è online.

Poi ci sono quelli che si cimentano personalmente con il sito dell’immigrazione keniana (che bisogna dirlo, non è proprio una passeggiata, specie per chi non è avvezzo a internet e alla lingua inglese) e non riescono a capire certi passaggi.
Tipo:
“Perché devo aggiungere una prenotazione alberghiera o una lettera di invito del proprietario della casa dove soggiornerò? E se io voglio arrivare in Kenya per conto mio e decidere poi dove alloggiare?”
Intanto, questo genere di viaggiatori si sono estinti poco dopo i mammuth e ne resta qualche esemplare in India, dai tempi dei guru alla marijuana, oppure non superano i 25 anni e/o sono nati con lo zaino attaccato alla schiena tipo dromedario. Sentire una frase del genere da una pensionata di 72 anni, suona un po’ stonatello.
Ok, vieni in Kenya ma non vai in hotel, dove alloggi?
Risposta: “a casa di un amico”
Bene, allora sarà il tuo amico a farti una lettera d’invito, mandartela e tu la inserisci nella richiesta del visto.
Risposta: “eh no lui non può”
Non può? E perché mai? Non sa scrivere il tuo amico? Oppure è un ricercato internazionale?
Risposta: “dice che poi gli fanno pagare più tasse”.
Che “più tasse” sarebbe già una buona risposta, perché presuppone che lui già ne paghi alcune.
A Malindi e Watamu, insomma, pare che tutti vengano a dormire in spiaggia o nelle capanne di fango.
Fioccano così le lettere d’invito “a pagamento” firmate Kazungu, Salim, Toblerone e Principessa.
C'è chi abbandona il campo e si precipita alla tastiera del telefonino per scrivere "Troppa burocrazia, l'Africa non mi merita. Sceglierò un'altra destinazione. Quest'anno vado a Zanzibar".
Che notoriamente è in Sudamerica.
Altri sbattono la testa, chiedono consiglio a 63 persone virtuali in 12 differenti pagine e gruppi di Facebook, poi tirano le somme, seguono i consigli più cliccati ed arrivano in fondo.
C'è chi però, una volta digitati gli estremi della carta di credito, se la vede rifiutata. Ecco un altra prova da superare, come nei livelli del più ostico videogame anni Ottanta. Ma qui in Kenya arrivano soggetti che negli anni Ottanta erano già troppo vetusti per i videogame.
Per tutti coloro, dato che le banche esistevano già, è consigliabile (prima di prendersela col governo del Kenya, con le ambasciate, con Obama, Prodi, la Bossi-Fini, Gino Strada e Balotelli che ci sta sempre bene) chiamare il proprio istituto di credito e farsi sbloccare la carta per i siti non compresi nella lista bianca di sicurezza dei circuiti visa e mastercard.

Quando tutto sembra aver funzionato…ecco che una volta pagato, il visto non arriva.
Passano dieci minuti, un’ora, tre ore, un giorno…e non arriva!
Panico, terrore, il rischio della data del biglietto aereo da cambiare, della capanna di fango da disdire, del safari con Ciliegia da rimandare. Prima di lagnarvi sappiate due cose: il visto si può fare fino a 90 giorni prima della partenza, e state certi che arriverà prima della data del volo. Con la ricevuta del pagamento potrete comunque partire tranquillamente dall’Italia e all’arrivo all’aeroporto in Kenya farete presente che avete pagato (che significa che il visto è stato accettato) ma non vi è arrivato il visto.

Negli ultimi giorni c’è chi si è presentato alle partenze a Malpensa e Fiumicino senza il visto, con il biglietto aereo e la vacanza prenotata, facendo il diavolo a quattro per poter partire e ritenendo ingiusto “che nessuno lo avesse avvisato”.

Se è per questo, nessuno ti ha avvisato nemmeno che in Kenya ci si va solo in aereo, e non in motorino, traghetto o con Italo.
Questo però lo sapevi, eh? Lo vedi che non è tutto perduto? Nel frattempo consiglio al popolo dei “no vist” il cammino di Santiago di Compostela.
Non c’è bisogno di lettera d’invito, di prenotazione aerea e di amici tobleroni.
E si torna indietro più umili, meno acidi e pronti (forse) per una bella vacanza in Kenya.

TAGS: visto onlineturisticarte creditolettera invitoprocedureburocraziaimmigration

Hai trovato utile questo articolo?

Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.

Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.

TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:

https://malindikenya.net/it/articoli/notizie/editoriali/come-aiutare-malindikenyanet-con-una-donazione.html

GRAZIE
ASANTE SANA!!!

Con novembre inizia il periodo delle migrazioni, tra cui finalmente copiosa torna quella dei turisti...

LEGGI L'ARTICOLO

Con un comunicato che la compagnia di bandiera Kenya Airways ha emesso nella giornata di ieri, è chiaro...

LEGGI L'ARTICOLO

Da oggi in Kenya i cittadini che devono rinnovare il passaporto o gli stranieri chiamati a ...

LEGGI L'ARTICOLO

Nessuna variazione per le feste e l'inizio dell'anno nuovo: i turisti potranno ancora entrare in Kenya con il visto turistico cartaceo compilato e richiesto direttamente alla dogana d'ingresso nel Paese.
Nonostante il visto...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Dal periodo delle restrizioni pandemiche, con la riapertura del turismo dall’Italia verso il Kenya, alcuni...

LEGGI L'ARTICOLO

Il Governo del Kenya mette in guardia i turisti che vogliono recarsi nel paese africano dai siti “fake” che...

LEGGI L'ARTICOLO

Anche per questa nuova stagione, che parte dopo la prima metà del 2018 e si spera possa arrivare in pompa magna fino a Pasqua 2019, i turisti stranieri potranno ancora entrare in Kenya con il visto turistico cartaceo compilato e richiesto...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

La notizia era nell'aria da giorni, ma da lunedì scorso è ufficialmente possibile ottenere il visto d'ingresso per entrare in Kenya tramite internet. La decisione del Dipartimento dell'Immigrazione di Nairobi rientra nell'ambito della tecnicizzazione di molti altri servizi governativi che...

LEGGI TUTTO

Anche per questa nuova stagione turistica, e si suppone per tutto il 2020, i turisti stranieri potranno...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Il Visto cartaceo per entrare in Kenya da turisti è ancora valido ed è stato prorogato dall'Ufficio Immigrazione "Sine die".
Lo ha confermato anche il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta a margine dell'inaugurazione dello stand keniota all'Expo di Milano.
I...

Per i primi giorni dell’anno, e almeno fino a nuove indicazioni attraverso il sito etakenya.go.ke, si entrerà...

LEGGI L'ARTICOLO

Sono sempre più numerose le segnalazioni, da un mese a questa parte, di viaggiatori che non...

LEGGI L'ARTICOLO

E’ ufficiale, dal 1 gennaio 2021 per entrare in Kenya sarà valido solamente il visto...

LEGGI L'ARTICOLO

E’ ufficiale, dal 1 gennaio 2021 per entrare in Kenya sarà valido solamente il visto online.
Il sistema Evisa...

LEGGI L'ARTICOLO

Cosa bisogna fare per essere sicuri di entrare in Kenya da...

LEGGI TUTTE LE INFO

Come abbiamo annunciato ieri, dal 1 gennaio 2020 per i turisti sarà consentito entrare in ...

LEGGI L'ARTICOLO