Ottobre in Kenya è il mese delle orchidee e a Nairobi esiste un magico giardino che esplode di colori e di bellezza ed è merito di una coppia di storici residenti italiani.
Tra le meraviglie di questa terra, oltre ai paesaggi vari ed incantevoli, agli animali in libertà e alla sua gente specie nelle aree remote e rurali, vi sono anche i fiori e le orchidee, pur non essendo tutte autoctone, sono uno dei simboli più iconografici della loro grazia ed eleganza.
Bruno ed Elena Giachino, quasi cinquant’anni di Kenya da quando nel 1974 si trasferirono dalle Langhe per gestire una fornace per produrre tegole, che oggi è un’azienda da 350 dipendenti rinomata in tutto l’Est Africa, hanno coltivato (è proprio il caso di dirlo) una passione tra le tante che l’equatore africano può far crescere, quella per i fiori.
Nel caleidoscopico giardino della loro casa a New Muthaiga vi sono oltre 300 varietà di orchidee tra Dendrobium Nobile e Spectabile di tonalità dal bianco con sfumature lilla al rosa e violetto, la Vanda cerulea e quella dai petali tricolori, e i coreografici Paphiopedilium di ogni genere.
La loro cura e dedizione per esemplari tanto rari in Kenya quanto bellissimi li ha portati per due anni di seguito, prima dell’interruzione pandemica, a vincere il primo premio al concorso “Orchid Show” di Nairobi.
“Furono gli inglesi ad aumentare le specie, aggiungendo orchidee di importazione dall’Asia alle specie autoctone dell’Est Africa – spiega Giachino, che in Kenya è anche presidente del Comites (Comitato degli Italiani all’Estero) ed è un archivio vivente di storie italiane dell’ultimo mezzo secolo di Africa Orientale – tanto che ultimamente nella stessa foresta di Karura  non c’erano quasi più quelle originarie. Così i soci di Kenya Orchid Society hanno deciso di donare alcune piante  per la riforestazione, per mantenere quanto più possibile lo spettacolo anche negli spazi pubblici della metropoli”.
Ognuna delle specie che si ammirano aggirandosi per il giardino incantanto dei Giachino, viene curata come un cucciolo. Si rimane incantati davanti alla cascata di onde delle orchidee gialle “Sweet sugar”.
“Loro hanno bisogno di molte luce ma non di sole forte e diretto – spiega Elena – e devono essere nutrite con un misto di concime fogliare ogni 15 giorni”.
Per ognuna di loro c’è un piccolo segreto di cura e di bellezza, che si rivela particolarmente in questa stagione. Ammiriamo le profumatissime “twinkle”, l’abbagliante “dendrobrium speciosum” bianca, la dendrobium “spectabile” l’ada adorantica con toni d’arancio, la “pantofola di venere”(Paphiopedilium) come affettuosamente la chiama Bruno, gialla tigrata o con sfumature rosse.
Si potrebbe proseguire e descriverle tutte, ma lo spettacolo è fermarsi ad ammirarle e per questo vi rimandiamo qui sotto alla galleria fotografica.