I cittadini responsabili, i “Malindi Stakeholders” e la società civile della cittadina costiera, si ritroveranno come ogni mese questo sabato per pulire i propri quartieri e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di un esercizio continuo che dovrebbe diventare abitudine, per una questione di salute soprattutto ma anche per riportare Malindi agli splendori dei primi anni del millennio, quando veniva costantemente votata come la perla di bellezza e cura dell’ambiente dell’intero Kenya.
Stare bene, risollevare il turismo e fare comunità: questo l’impegno del movimento “Malindi Green and Blue”, sostenuto da oltre 5 anni dall’associazione Progress Welfare Malindi Association (PWAM), alla quale peraltro è possibile associarsi, per sostenerne le attività. La tessera costa solo Kes. 3000 all’anno e permette anche di essere sempre informati alle iniziative della comunità.


Ad ogni “Malindi Clean Up”, oltre a volontari volonterosi, PWAM cerca sinergie con le istituzioni che man mano si affiancano nelle campagne di pulizia della città: partecipano i carcerati nella loro giornata d’aria, gli agenti di polizia, si uniscono insegnanti e alunni delle scuole pubbliche e private ed altri soggetti per cui la tutela dell’ambiente e della salute conta.
Questo sabato si parte alle 8 del mattino dalla stazione di polizia all’angolo tra Kenyatta Road e Lamu Road, e si procede fino al supermercato Naivas di Lamu Road. Un esercizio che si spera possa coinvolgere i residenti e tutte le attività comprese in quel tratto di strada, fino alle 10.