Passate le feste, e come si suol dire…ma di santi (specialmente quando si è in vacanza) sulla costa del Kenya, rispetto a turisti di ogni nazionalità che hanno affollato spiagge, strutture di ospitalità e locali, ce ne sono stati ben pochi. Come eroi e navigatori, più o meno. 
L'eroismo, se vogliamo, è quello del settore turistico che cerca di capitalizzare questi brevi periodi di gloria e farne tesoro, anche per promuovere le sue bellezze per avere riscontri anche nel resto dell'anno.
Fatiche di Sisifo, specialmente per tenere alto il livello dei servizi, non diminuire il personale e permettersi rinnovamenti e novità per stare al passo con i tempi e le aspettative di chi sceglie questa parte del mondo.
Intanto però, le scorse settimane hanno segnato un punto a favore dell'industria delle vacanze.
Non solo per quanto riguarda noi italiani, il resoconto delle festività appena concluse è più che positivo, con numeri lusinghieri che segnalano il ritorno del Kenya tra le destinazioni a lungo raggio preferite dagli europei.

Sicuramente l’afflusso è stato agevolato, contrariamente a quello che sta accadendo globalmente per i prezzi dei biglietti aerei, dal calo di potere della moneta locale, lo scellino keniota, che ha raggiunto i suoi minimi storici di sempre.
Ma non è solo questo: dopo una stagione di leggera flessione, dopo la pandemia, si è registrato infatti anche l’aumento delle presenze di turismo locale.
I keniani hanno scelto specialmente Malindi, Watamu e Diani per le loro vacanze di Natale. Moltissimi gli eventi dell’ultimo dell’anno che hanno fatto segnare il “tutto esaurito”, a partire dall’appuntamento ormai di culto “Beneath the Baobab” di Kilifi, e dal beach party di Paparemo a Watamu, mentre per Malindi, Rosada Beach e Olimpia Club con i suoi fuochi d’artificio, sono stati protagonisti della notte di San Silvestro.

Dopo mesi in sordina, proprio Malindi è tornata a respirare aria di turismo ovunque, che ha dato speranze affinché la cittadina si rimetta in moto anche da questo punto di vista, oltre allo sviluppo residenziale e commerciale.
Watamu invece si conferma realtà turistica ormai consolidata e l’ennesimo pienone di Natale e Capodanno lo conferma, con buone aspettative anche per una stagione estiva (ovvero invernale in Europa) da alti numeri.

"Sono state due settimane più che positive per Watamu - ammette Roberto Lenzi, proprietario di Paparemo Beach e Tamu Restaurant, oltre che dei resort 7Islands e Crystal Bay - la presenza di turismo internazionale, giovane e variegato sta portando la destinazione ai livelli delle mete più desiderate e frequentate del mondo. Personalmente, ho scommesso una volta di più su Watamu, investendo e rinnovando le mie strutture. Gli appuntamenti in cui abbiamo sempre creduto, come il beach party del sabato di Paparemo, hanno confermato questa tendenza, con un seguito incredibile e speriamo la stagione possa proseguire con una buona affluenza".

Se Watamu ha fatto la parte del leone, anche Diani, Kilifi e Lamu hanno fatto registrare ottime affluenze e nelle ultime due località in particolare, la nuova stagione ha visto l’apertura di nuove strutture ricettive e ristoranti, segno che c’è voglia di scommettere sull’intera destinazione costiera e sul Kenya in generale.