Si attendono decisioni drastiche al fine di ridurre i contagi da Covid-19, per quanto riguarda le destinazioni turistiche della costa, almeno questa sembra essere l’intenzione del Governatore della Contea di Kilifi, Amason Kingi.
Kingi ha annunciato infatti ieri, martedì 27 luglio, che sta per prendere misure più restrittive per la sua contea a causa dell’aumento dei contagi e dei ricoveri per il Covid-19 e dell’aumento dei decessi negli ultimi giorni, rispetto ai mesi precedenti che erano stati relativamente tranquilli.
"Questa settimana annunceremo misure più severe per prevenire l'aumento del numero di Covid-19 – ha detto Kingi ai media locali – siamo preoccupati per la tendenza in aumento dei casi”.
La preoccupazione deriva anche da alcune morti “eccellenti” degli ultimi giorni, tra cui due membri del consiglio di Governo e della carenza di ossigeno per l’alta richiesta di questi giorni.
"La tendenza è preoccupante perché ogni giorno stiamo registrando non meno di 25 casi di Covid-19 – ha confermato Kingi - Inizialmente, avevamo poche persone sotto ossigeno e non c'erano morti. Recentemente sei pazienti ricoverati nelle nostre strutture hanno ceduto al virus e la richiesta di ossigeno è aumentata”.
Kingi ha fatto appello anche al rispetto delle regole di prevenzione che in realtà nella Contea vengono spesso prese sottogamba, così come è abbastanza morbido l’approccio delle autorità preposte a farle rispettare.
Allo stesso tempo, come segnala il quotidiano nazionale Daily Nation, il complesso medico della Contea che doveva già essere operativo e che era stato ufficialmente inaugurato un anno fa, a luglio 2020, non è ancora operativo come ospedale dedicato, ma solo come struttura di accoglienza per quarantena.
Il responsabile della Sanità Charles Dadu ha confermato che i lavori stanno per essere ultimati e che al più presto saranno organizzati anche i reparti di terapia intensiva.
“Siamo all’85% dei lavori – ha detto Dadu al Nation – siamo alla finalizzazione delle ali private e i dei reparti semi-privati e dell'assemblaggio di attrezzature ICU. E’ anche in corso la formazione al personale”.
Il problema della recrudescenza di contagi e di casi più gravi nella Contea di Kilifi è che nei mesi precedenti, quando la situazione era tornata sotto il livello di guardia, alcune delle strutture sanitarie che si erano convertite in ospedali Covid-19 con zone di isolamento, sono tornate alle loro consuete mansioni e attualmente solo il Gede Dispensary e il Kilifi County Referral Hospital hanno strutture idonee per l’isolamento dei pazienti positivi. Altre cliniche e scuole che avevano offerto i loro locali per l’emergenza, hanno da tempo ripreso le loro normali operazioni.
“La quarantena è ora una responsabilità dell'individuo, a casa o in albergo – ha ribadito Dadu - Noi ci occupiamo solo dell'isolamento in una struttura governativa e supervisioniamo la quarantena e la cura a domicilio. La nostra vera priorità è l'ossigeno, il consumo è alto al momento “.