Tutto si era fermato prima della pandemia, poi la lunga stagione delle elezioni e adesso finalmente, grazie all’iniziativa dell’Ambasciatore d’Italia in Kenya Roberto Natali, sono ripresi colloqui che hanno l’obbiettivo di riaprire i negoziati relativi al protocollo per sbloccare la doppia imposizione fiscale tra Italia e Kenya: in parole povere la possibilità per chi ha rapporti di business o legati ad economia e patrimonio personale di essere tassato in uno solo dei due paesi, se esiste una convenzione che appunto lo permetta.
Durante l’incontro di mercoledì scorso tra Natali e il Ministro del Tesori keniano Njuguna Ndung’u, si è parlato anche di questo aspetto che, se si arrivasse ad un’intesa sulla quale peraltro l’Italia si era già pronunciata positivamente negli anni passati, potrebbe aumentare non solo le possibilità di investimento delle nostre imprese in Kenya, ma anche agevolare il trasferimento di pensionati che porterebbero benefici non solo al fisco keniano ma anche all’indotto generato dalla loro presenza.
“Con il Ministro del Tesoro abbiamo discusso anche di altri aspetti che riguardano le importazioni ed il commercio bilaterale con l’intento comune di definire un piano fiscale più agevole” ha dichiarato l’Ambasciatore.