Il primo giorno di settembre si apre senza morti di Covid-19 in Kenya, mentre il Ministero della Sanità keniana informa che nelle strutture ospedaliere del Paese sono solamente 27 le persone che versano in condizioni critiche.
La situazione della Pandemia, insomma, è più rosea che mai in Kenya nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità avverta le Nazioni africane di non considerare finita l’emergenza Covid-19 e di prepararsi ad eventuali recrudescenze.
Intanto però il Governo keniano ha ridotto in maniera drastica l’utilizzo di tamponi (anche ieri, poco più di mille e seicento a Nairobi e nelle altre Contee, con 114 casi rilevati) e continua a dimettere pazienti dichiarati guariti. Ieri sono stati ben 318, e portano i casi tuttora attivi a 13527.
Anche il Segretario Amministrativo della Sanità, il Dottor Rashid Abdi Aman, ha tirato il freno: "Non dobbiamo sentirci fuori pericolo e cominciare a gioire – ha detto durante la consueta conferenza stampa ad Afya House - Dobbiamo proseguire con varie misure preventive per interrompere il ciclo di trasmissione prima di dichiarare che la curva si è appiattita. Ci stiamo comunque muovendo nella giusta direzione”.
Riguardo alle dichiarazioni dei vertici continentali dell’OMS, Abdi Aman ha ammesso che nell’area urbana della capitale lo staff medico del ministero ha un po’ di difficoltà nel rintracciare congiunti e persone che sono state vicine ai cittadini trovati positivi al Covid-19 e questo potrebbe ritardare il processo di uscita dall’emergenza.