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Kenya: un polo green italiano a Naivasha

Maire Tecnomont usa rinnovabili per i suoi impianti

24-06-2021 di redazione

Impianti di fertilizzazione italiani per innalzare gli standard di produzione agricola e ridurre costi ed emissioni di carbonio nella zona di Naivasha.
L’azienda italiana Maire Tecnimont SPA ha iniziato nei giorni scorsi la costruzione di un impianto del valore di circa 300 milioni di dollari in Kenya.
Il consorzio, attraverso le sue filiali - MET Development, Stamicarbon e NextChem – si affida alle energie rinnovabili, nell’ottica dello sviluppo sostenibile in collaborazione con Oserian Development Company (ODC), nell’Oserian Two Lakes Industrial Park, un’area di 150 ettari nella contea di Nakuru, come riferisce il quotidiano economico keniano Business Daily.
Il parco industriale sarà l’hub principale di uno sviluppo ad uso misto di 7.500 ettari che comprenderà orticoltura, industria e commercio, sviluppo residenziale e turistico e una riserva naturale.
“Siamo molto lieti di annunciare l'inizio di questo entusiasmante progetto grazie alla collaborazione con un pioniere come la Oserian Development Company - ha dichiarato a Business Daily l'amministratore delegato del Gruppo Maire Tecnimont, Pierroberto Folgiero - Con questa iniziativa strategica puntiamo a sbloccare il potenziale di decarbonizzazione dell'industria dei fertilizzanti utilizzando l'energia rinnovabile come materia prima”.
L'impianto sosterrà le aspirazioni del Kenya di abbassare i livelli di carbonio nel suo programma di crescita dell'industria, aumentare la produzione agricola e sostenere i piccoli coltivatori e le comunità locali.
L'impianto sarà situato vicino al più grande bacino di energia geotermica del paese e sarà anche parzialmente alimentato dall'energia solare prodotta in loco, sostituendo la necessità di combustibili fossili. La struttura ridurrà le emissioni di carbonio di circa 100.000 tonnellate di anidride carbonica all'anno, rispetto a un impianto di fertilizzanti a base di gas.
L'azienda italiana mira a produrre 550 tonnellate al giorno di nitrato d'ammonio di calcio e fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio (NPK). I lavori preliminari di ingegneria sono stati avviati e NextChem punta ad iniziare il Front-End Engineering Design (FEED) entro la fine del 2021, il funzionamento commerciale dell'impianto che dovrebbe iniziare nel 2025. 
"La nostra ambizione non è solo quella di ridurre la nostra impronta di carbonio, ma anche di fornire al sistema industriale internazionale un portafoglio di tecnologie in grado di abilitare la transizione energetica, supportando i nostri clienti nello sviluppo di soluzioni impiantistiche sempre più sostenibili e a basso impatto di carbonio". Si legge nel sito del gruppo Maire Tecnimont.

TAGS: aziende italiane kenyaagricoltura kenyarinnovabili kenyafertilizzanti kenya

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