Dopo il terzo anno che l’Istituto Italiano di Cultura di Nairobi ripete questa divulgativa e simpatica iniziativa, nell’ambito della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, ormai a Malindi, Watamu e Diani non è più una sorpresa vedere un Tuk Tuk illustrato con immagini di gustosi piatti o prodotti dell’enogastronomia italiana, ma quasi una consuetudine. Tanto che a Malindi, ad esempio, abbiamo ritrovato conducenti del famosi taxi della costa swahili che ormai hanno un soprannome ad hoc e anche i clienti locali li chiamano “Pizza”, “Ravioli” e “Risotto”…e se un tempo la mozzarella si serviva “in carrozza”, oggi in Kenya sapete com’è più facile che viaggi…
La mostra “Follow the italian taste” è sempre un successo e i driver sono i primi a dover saper spiegare qual è il piatto che portano dietro il loro mezzo, e ad esempio quale sia la differenza tra spaghetti e tagliatelle.
Quest’anno la mostra itinerante, che è un modo vincente per avvicinare i keniani ma anche i turisti internazionale alla nostra cultura enogastronomica, è stata inaugurata dall’ambasciatore Roberto Natali che, ricordando quando guidava un Vespone 150, è voluto salire su un Tuk Tuk Piaggio, avviarlo e scorazzare un po’ nel parcheggio del Blue Moon Mall di Watamu. Portando in giro un’appetitosa mortadella, ma anche la sua espressione serena, tornata per un attimo ai vent’anni. Come recitava guardacaso la facciata del Tuk Tuk, un fuggente attimo di “nostalgia”…per poi introdurre il senso della mostra e ricordare tutto quello che una semplice fotografia divenuta poster viaggiante, si porta dietro a parte l’evocativa immagine e l’acquolina in bocca: cultura, tradizione, artigianato, storia e geografia di una nazione, dei suoi luoghi, le regioni e gli ecosistemi. Senza dimenticare i nomi di piatti, ricette e prodotti, la corretta pronuncia e la tutela dei loro marchi.