Speciale turismo

VACANZA A WATAMU

Le 10 esperienze da fare in vacanza a Watamu, Kenya

Tra mare, sport, paesaggi, natura e tradizione

18-06-2025 di redazione

Watamu, la "perla dell'oceano indiano", è ormai una delle più rinomate destinazioni turistiche dell'Africa, ma non offre solo spiaggia e mare. Ecco le 10 più importanti gite, escursioni, attività ed emozioni che si possono trovare durante la vacanza a Watamu.

1. SAFARI MARINO (O SAFARI BLU)

Non è una normale gita in barca, l’escursione chiamata “Safari Blu”, perché si abbina il piacere di navigare sull’oceano indiano, poter fare il bagno in acqua cristallina, lo snorkeling sulla barriera corallina, il relax sugli atolli di sabbia che affiorano e un barbecue a base di pesce fresco e contorni swahili. L’importante è affidarsi ad agenzie serie che prevedano barche sicure (sono purtroppo capitati incidenti) e equipaggiamenti di salvataggio (giubbotti e salvagenti) per tutti gli occupanti, inoltre i “beach boys” tendono a riempire le imbarcazioni oltre la loro capienza, per guadagnare di più.
Ma l’escursione è consigliatissima! Questa parte di oceano indiano di Watamu è conosciuta per essere una linea di passaggio di molte specie di pesci a seconda delle stagioni. Qui ad esempio arrivano appassionati da tutto il mondo per ammirare la migrazione delle balene. I delfini sono una grande attrazione che invece può apparire in qualsiasi momento dell’anno, durante un’escursione tra il parco marino di Watamu e Malindi e l’imbocco del Mida Creek.

2. LE ROVINE DI GEDE

Gede (o Gedi, come da antiche scritture) , si trova appena fuori da Watamu, all’incrocio con la strada Malindi-Mombasa Le sue rovine raccontano di un insediamento storico, uno dei più antichi (1300 circa) di tutta l’area costiera dell’Est Africa di cui sia rimasta traccia.
Le rovine di Gede (Gedi Ruins) sono museo nazionale, e quel che resta della pianta metropolitana  è immersa in una foresta di bellissime piante indigene, con moltissimi baobab e tamarindi. Vale la pena fare una passeggiata e una visita, più per il contorno che per il reale valore storico dei resti. Tra una tomba e un portale, a volte può saltare fuori una scimmia, o in alcuni dei vecchi pozzi può risuonare il verso di un gufo.
Le rovine di Gede e il relativo museo nazionale sono aperti al pubblico tutti i giorni dalle 7 alle 18.

 

3. GITA SUL MIDA CREEK

Il Mida Creek è una delle particolarità che rendono una destinazione turistica rinomata in tutta l’Africa per le sue spiagge e baie e per i colori dell’oceano indiano come Watamu, ancora più unica e speciale.
Poche località balneari ricche di servizi, resort, bar e ristoranti, infatti possono vantare un ecosistema che comprende un’insenatura marina e una foresta di mangrovie.
Le mangrovie non sono importanti solo perché ospitano granchi, pesci e molluschi, ma soprattutto perché la loro presenza è indispensabile per proteggere le coste vulnerabili dall'erosione del suolo. In particolare il Mida Creek è uno dei più grandi ecosistemi di mangrovie al mondo, riconosciuto dall’Unesco. Le maree creano paesaggi e colori diversi e si rimane affascinati dai diversi habitat che si possono trovare: fango, sabbia bianca, acque aperte o canali minuscoli. Non è un paradiso solo per la vista umana, ma anche per decine di specie di pesci ed uccelli. Si può navigarlo con canoe di pescatori o imbarcazioni, ma anche incamminarsi a piedi su tratti di pontili di legno o via mare con la bassa marea.

 

4. ARABUKO SOKOKE FOREST

La foresta di Arabuko Sokoke è la più antica, grande e intatta foresta pluviale dell'Est Africa, un polmone essenziale di natura verde che si estende per 420 chilometri quadrati tra Kilifi, Gede e il confine con il Parco Nazionale dello Tsavo. Nella Arabuko Sokoke si trovano il 20% delle specie di uccelli presenti in Kenya, il 30% di specie di farfalle e almeno 40 di mammiferi tra cui elefante africano, bufalo, zibetto, Caracal, scimmie di Syke, babbuini gialli e Lesser Galago (o bushbaby). Alcuni dei mammiferi più rari del Kenya si trovano qui, tra cui l'elefante dal ciuffo d'oro, il toporagno elefante, la mangusta dalla coda cespugliosa e il Duiker. Ci sono oltre 270 specie di uccelli registrati nella foresta, tra cui diverse specie rare ed endemiche. La foresta ha una rete di piste di guida e sentieri per passeggiate. Molte sezioni della foresta sono accessibili con automobili normali, ma per un migliore accesso a tutti i percorsi, si consigliano fuoristrada o comunque veicoli con quattro ruote motrici.
Guide addestrate sono disponibili per scortare nell’esplorazione della foresta. Le guide specializzate si pagano in base al tempo trascorso e al servizio reso. I biglietti possono essere acquistati presso il punto d'ingresso tra le 6:00 e le 18:00. Chi desidera iniziare l’escursione all’alba può acquistare i biglietti la sera prima. Gli orari migliori per la visita sono la mattina presto o nel tardo pomeriggio, poiché la maggior parte della fauna selvatica si nasconde dal caldo di mezzogiorno.


 

5. BIOKEN SNAKE FARM
La Bio Ken Snake farm di Watamu è sicuramente uno dei luoghi più interessanti ed utili da visitare nella cittadina turistica.
La struttura che ospita la più grande collezione di serpenti dell'Africa orientale, è stata fondata nel 1980 da James Ashe.
Si tratta non solo di un serpentario e rettilario da visitare, ma di un vero e proprio centro di ricerca che si occupa di rettili, in particolare serpenti e morsi di serpente con relativi studi su veleni ed antidoti.
Situato a meno di 5 minuti di macchina dagli hotel di Watamu, è aperto al pubblico.
Ci sono circa 127 diverse specie di serpenti in Kenya.
Di queste solo 18 hanno causato vittime umane e solo altre 6 potrebbero uccidere.
Altri 10 potrebbero causare molto dolore e i rimanenti 93 circa, non sono velenosi né pericolosi. Alla Bio Ken spiegano quali sono questi serpenti e molto di più. Numero per prenotare visite guidate +254 718 290324

 

6. KITESURF A GARODA O JACARANDA BEACH
La baia di Watamu offre condizioni ideali per gli amanti del kitesurf. Ampie distese sabbiose creano una zona di acqua piatta perfetta per imparare o per il freestyle in acqua piatta, mentre una barriera corallina che si estende per tutta la lunghezza della baia offre onde epiche per i surfisti. La spiaggia di Watamu è lunga 15 km, con sabbia bianca finissima e acqua cristallina e calda. Ciò che rende davvero speciale questo luogo è la barriera corallina che si trova a circa mezzo chilometro dalla spiaggia e protegge l'intera baia, offrendo un'esperienza di navigazione in acqua piatta. Quando arrivano le onde estive, si possono trovare onde fantastiche (2-3 m). Sono presenti scuole di buon livello, a partire da quella del vincitore di 4 Kenya Cup, l’italiano Jacopo Cantini. Zone migliori, la spiaggia di Garoda all’imbocco del Mida Creek, e la baia di Jacaranda Beach.

 

7. PAPAREMO BEACH PARTY
In stagione, l’appuntamento da non mancare è il beach party di Paparemo, l'unico, inimitabile locale che vive tutto il giorno nella baia più affascinante di Watamu, dove la "perla dell'oceano indiano" regala uno dei suoi incantevoli scenari, quello delle cosiddette “isole dell’amore” che con la bassa marea si possono visitare a piedi e circumnavigandole trovarsi al cospetto della barriera corallina, mentre con l’alta marea ci si può recare in barca e godere di un’assoluta pace e primordiale intimità. Paparemo è l'hub ideale dove rilassarsi, mangiare bene a pranzo e cena e prepararsi all'appuntamento "cult", quello del beach party del sabato sera.
 


 

8. CRAB SHACK DABASO
Il Crab Shack è un luogo unico, all’interno dell’ecosistema di mangrovie a Dabaso. Completamente ecosostenibile, costruito su palafitte di legno, con camminamenti che si snodano tra la fitta vegetazione di piante acquatiche, non è solo una struttura che salvaguarda la vita delle specie marine e vegetali dell'ecosistema del Mida Creek, ma anche un bar ristorante a palafitta sul mare da cui godere uno spettacolo fantastico, quello del tramonto sul mare, che è possibile vedere in pochissimi angoli dell'intera costa del Kenya. Il locale, gestito da una cooperativa che e alleva granchi locali, è anche un pregevole quanto semplice ristorante locale, costruito su palafitte, dove assaggiare oltre al granchio stesso (e alle imperdibili samosa al granchio) altre specialità di mare. Per l'ora del tramonto, si consiglia sempre la prenotazione.

 

9. TURTLE WATCH

La Local Ocean Trust, che si trova vicino all’ingresso centrale del parco marino di Watamu, è un’organizzazione che protegge le circa 50 tartarughe embricate e tartarughe verdi che depongono le uova sulla spiaggia di Watamu. Il centro fornisce alla comunità locale un'istruzione indispensabile sulla fragilità delle tartarughe marine e pattuglia attivamente la zona alla ricerca di persone che vendono gusci di tartaruga. Nel centro di riabilitazione del trust è normalmente possibile vedere le tartarughe in cura per ferite o malattie e imparare a conoscere queste magnifiche creature. È una visita che vale davvero la pena.

10. PESCA D’ALTURA NELL’OCEANO INDIANO

Watamu è una delle destinazioni africane sull’Oceano Indiano rinomate per la pesca d’altura. Basti pensare che nel secolo scorso già appassionati come lo scrittore Ernest Hemingway adoravano pescare nel mare cristallino di Watamu, quando ancora la località non aveva strade né strutture turistiche. Oggi è molto facile organizzare una giornata di pesca d’altura e molte strutture di Watamu la propongono tra le loro “experience”. Durante la stagione della migrazione, è anche il modo più sicuro e attraente per vedere le balene al largo di Watamu!

 

TAGS: WatamuescursionigiteArabukoGedeMidaKitePaparemo

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