L'angolo di Freddie

RACCONTO E REALTA'

Kenya, la fame oltre il vaiolo delle scimmie

Un fatto di cronaca (romanzato) spiega due realtà

23-08-2024 di Freddie del Curatolo

Questo racconto si riferisce ad un fatto vero capitato sulla costa del Kenya, ovviamente romanzato. Lo ritengo di attualità per spiegare due verità del Kenya e di molti altri paesi africani: la prima è che parte della popolazione, specialmente delle aree rurali e vicine alle foreste, è stata talmente ridotta alla fame da cibarsi anche delle scimmie, all'occorrenza. La seconda è che questo accade da anni e se nessun keniano fino ad ora ha contratto il vaiolo Mpox, c'è un motivo: i ceppi di scimmie keniane non sono portatrici di questo virus. Quindi, come in ogni altro paese del mondo, questo può arrivare da altri paesi, peraltro tranne l'Uganda, non confinanti.

LA STORIA DI MAMA KADZO E LA SCIMMIA

La signora Kadzo Ziro ne ha viste tante, nella sua vita.
Avendo superato i cinquant’anni, a buon diritto può essere chiamata “mama mzee”, una donna saggia e navigata che ha tirato su un intero villaggio, a pochi chilometri da Kilifi.
Questo però è un tempo strano, che Mama Kadzo fatica a capire: i nipoti arrivano al villaggio col telefonino ma negli ospedali non si trovano più le medicine a prezzi accessibili, suo figlio Kalume ha comperato una moto ma non ha la farina per la polenta da dare ai suoi figli.
Tempi difficili, che a volte è meglio non capire.
Così Mama Kadzo attraversa la grande strada provinciale, come tutti i giorni, per andare a fare gli spinaci nel campo, che sta nell’interno. Non fa a tempo a raggiungere la parte opposta della carreggiata che con la coda dell’occhio vede sopraggiungere un matatu.
E’ in quel momento che sente il botto. 
Sulle prime trema, non vorrebbe voltarsi. 
Ha paura che si tratti di un bimbo, di un nipote che l’ha seguita. Poi pensa alle sue tre caprette. 
Niente di tutto questo. A terra, in una piccola pozza di sangue, c’è un babbuino. Proprio in mezzo alla strada.
Dall’altra parte è la sua famiglia a disperarsi.
Sono una decina, ma ne stanno sopraggiungendo altri.
Chissà se soffrono come soffrirebbe una mamma, un padre, pensa Mama Kadzo. Chissà.
Ma è un pensiero che la sfiora soltanto, perché subito si fa largo un’idea che arriva direttamente dalla bocca dello stomaco, dalla pentola semivuota della sera prima, dagli spinaci-sempre-gli-spinaci, dalle promesse non mantenute dai politici che erano venuti l’anno scorso a fare campagna elettorale proprio a due passi dal suo villaggio e se ne erano andati con grandi fuoristrada dai vetri scuri.
Con uno scatto degno di una gazzella, Mama Kadzo sfida la strada, raccoglie l’animale ancora tiepido e se lo mette sotto il braccio, facendo marcia indietro verso la capanna.
Oggi niente spinaci. Oggi è festa. Mungu Akubariki. Sempre sia lodato.
Ma i babbuini non la pensano così. Non c’è proprio niente da festeggiare, anzi, se potessimo gli faremmo un gran bel funerale. O al limite, se proprio non si trova di meglio in giro, ce lo mangeremmo noi.
No, non è giusto!
Gli esemplari ora sono diventati una trentina e circondano Mama Kadzo.
Molla nostro fratello, sembrano voler dire.
Troppo tardi, sembra dire Mama Kadzo, digrignando i pochi denti che le sono rimasti. Ho già immaginato il sughetto.
La scimmia va con le cipolle, non con l’aglio. E di contorno ci starebbero bene i fagioli, se ce ne fossero.
E’ mio, l’ho trovato io! Avete forse un documento che attesti che è vostro?
Ma i babbuini non ci sentono. Emettono urla acutissime, hanno gli occhi cattivi.
Alcuni sono già sulla palma e scaraventano all’indirizzo della donna grosse noci di cocco, altri hanno preso pietre dal ciglio della strada e gliele lanciano addosso.
La donna allora torna sull’asfalto. I babbuini hanno paura delle automobili, anche lei per la verità. Per un attimo però si tengono lontani. Così mama Kadzo si agita e riesce a fermare un pick-up che sopraggiunge.
Lo guida un signore di Chumani, ben vestito.
Parla il dialetto giriama, per fortuna.
Ne mette in fuga un po’ facendo due manovre con la macchina, poi tiene il motore acceso ed esce con il cric.
Si sente quasi in un film di quelli trasmessi da Ktn. E’ contento di aver messo in casa la parabola satellitare, anche se adesso mangia la carne solo una volta alla settimana. Però, no, la scimmia proprio no. Comunque quando una donna chiede aiuto, si deve sempre accorrere.
Fatevi sotto se avete il coraggio.
I babbuini scappano e mama Kadzo, lanciando un’occhiata furtiva di ringraziamento come a dire “se passa di qua stasera, può assaggiare uno stufatino di scimmia”, sparisce nella boscaglia e raggiunge la sua capanna.
Oggi è festa. 
Sia benedetto l’uomo.

TAGS: scimmievaioloraccontofameFreddie

Hai trovato utile questo articolo?

Apprezzi il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione del Kenya? Malindikenya.net offre questo servizio da 16 anni, con il supporto di sponsor e donazioni, abbinando scritti e video alla diffusione sui social e ad una sorta di “ufficio informazioni” online, oltre ad affiancarsi ad attività sociali ed istituzionali in loco.

Di questi tempi non è facile per noi continuare a gestire la nostra attività, garantendo continuità e professionalità unite a disponibilità e presenza sul campo.

TI CHIEDIAMO QUINDI DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE PER NON COSTRINGERCI A CHIUDERE. TROVI TUTTE LE INFORMAZIONI SU COME AIUTARCI A QUESTO LINK:

https://malindikenya.net/it/articoli/notizie/editoriali/come-aiutare-malindikenyanet-con-una-donazione.html

GRAZIE
ASANTE SANA!!!

Il ministero della Salute del Kenya ha annunciato ieri il primo caso di sempre di vaiolo delle...

LEGGI L'ARTICOLO

Il Kenya non ha mai avuto un caso di vaiolo delle Scimmie.
E’ meglio da subito...

LEGGI L'ARTICOLO

Se è vero che il vaiolo delle scimmie arriva dall’Africa, questa nuova epidemia che richiama lo spauracchio del Covid-19...

LEGGI L'ARTICOLO

“Nessun allarme in Kenya, la situazione del vaiolo delle scimmie non è minimamente paragonabile a...

LEGGI L'ARTICOLO

Il ministero della Salute del Kenya ha confermato il secondo caso di vaiolo delle scimmie (Mpox) nel...

LEGGI L'ARTICOLO

Se le scimmie del Kenya, particolarmente i colobi, specie in via d’estinzione che è ...

LEGGI L'ARTICOLO

Un Ernest Hemingway "keniano" che si racconta in prima persona, dalla stanza del Nairobi Hospital dove è ricoverato.
Siamo nel 1953 e Freddie del Curatolo inizia così il suo racconto, che prenderà forma con l'intermezzo di

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Giovedì 25 gennaio andrà in scena la sesta serata settimanale consecutiva per gli spettacoli di Freddie e Sbringo al Baby Marrow Art & Food di Malindi.
Non è il caso di parlare di "sesta replica" perché ognuna delle serate...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Le temperature più fredde del solito nel luglio della costa keniana e la diminuzione del flusso...

LEGGI L'ARTICOLO

Si è rivelato un successo il Malindi Raid 2023 organizzato da Sergio e Vita Peroni, e non solo per...

LEGGI L'ARTICOLO E GUARDA IL VIDEO E LE FOTO

Il ministero della Salute del Kenya sta preparando le nuove regole per l’accoglienza ed il controllo dei...

LEGGI L'ARTICOLO

La seconda serata della rassegna "Io conosco il canto dell'Africa" è stata l'esempio di come a Malindi si possa fare cultura, e allo stesso tempo offrire svago e divertimento, nel mezzo di una cena ben organizzata.
Ma ha dato anche...

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

Non sempre le cattive notizie ne portano altrettante, a volte piove sull'asciutto e non sul bagnato. L'inevitabile progresso che sta arrivando anche nelle cittadine turistiche costiere di Malindi e Watamu, con i relativi problemi di deforestazione per costruire nuove abitazioni...

LEGGI TUTTO

La vendita del cd antologico di Freddie e Sbringo “C’erano una volta gli italiani in Kenya” entra nel vivo...

LEGGI L'ARTICOLO

Diani è stato il primo luogo di villeggiatura degli inglesi all’inizio del Novecento. Marittimi e avventurieri, coloni e commercianti, scoprivano la natura e il mare a soli 25 chilometri da Mombasa, dove lavoravano e progettavano il loro East Africa, unendo...

LEGGI TUTTO

Watamu, Kenya. All’indomani dello spaventoso incendio che ha distrutto completamente il ristorante hotel Mbuyu...

LEGGI, GUARDA IL VIDEO E LE IMMAGINI