La percentuale di positivi per tamponi effettuati in Kenya schizza ben oltre il 10 per cento e torna ai livelli della seconda ondata dello scorso novembre, ovvero 12,2%.
Mentre chi maligna ritiene che questa potrebbe essere una “mossa” per giustificare, tra qualche giorno, la decisione di protrarre ancora il regime di coprifuoco, dalle strutture sanitarie e dai laboratori si spiega con il numero alto di casi di “variante inglese”, un ceppo come ormai risaputo meno pericoloso di quello originario del Sars-Cov2, ma molto più contagioso.
In ogni caso nelle ultime 24 ore 633 individui sono stati trovati positivi al coronavirus, su 5183 tamponi effettuati. Ben 430 di questi sono residenti a Nairobi ed altri 58 nelle cittadine satellite della Contea di Kiambu. Sulla costa i casi restano pochi, ma anche i tamponi effettuati sono irrisori per stabilire quale sia ancora la percentuale di contagio del virus. Nelle ultime 24 ore solo 7 casi a Mombasa e 4 a Kilifi.
Dei positivi di ieri, 554 sono cittadini keniani mentre 79 sono stranieri. Questo conferma alle autorità di proseguire nei controlli sui tamponi in entrata da parte di chi arriva dall’estero e anche sul controllo di tamponi in uscita, specialmente per l’ammissione negli spazi aeroportuali. A Mombasa e Nairobi sono ora presenti banchetti prima del check-in ai quali bisogna presentare il tampone provvisto di codice TT che accerti la bontà del certificato rilasciato da un laboratorio convenzionato. Questo perché in passato sono stati scoperti certificati PCR contraffatti.
Consolante il numero dei pazienti guariti dal Covid-19 nelle ultime 24 ore. Sono 374 e portano il totale a 87.550. Un solo malato è morto, portando il numero dei decessi in poco meno di un anno a 1874. Il Kenya si posiziona all’ottantesimo posto su 226 nazioni per numero di morti da coronavirus.
Sono 483 i pazienti attualmente ricoverati in varie strutture sanitarie in tutto il Paese, mentre altri 1.389 sono in isolamento e cura a domicilio.
69 pazienti sono nell'Unità di Cura Intensiva (ICU), 26 dei quali sono sotto supporto ventilatorio e 33 sotto ossigeno supplementare.
10 pazienti sono in osservazione. Altri 18 pazienti sono separatamente sotto ossigeno supplementare e tutti si trovano nei reparti generali. Nessun paziente si trova nell'unità di alta dipendenza (HDU).