Libri sul Kenya

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Il cielo di Luciana, tra Maremma e savana

L'autobiografia della "Power Ranger" italiana in Kenya

19-06-2021 di Freddie del Curatolo

Una vita schietta, presa spesso di muso, allegra, energica e poco incline al conformismo e all’omologazione, ma allo stesso tempo legata ai grandi valori che non tradiscono mai: i genitori, gli amici, la propria terra.
Nel caso di Luciana Franci, volto e sorriso ben conosciuto tra gli italiani in Kenya, le terre sono due: quella d’origine, la Maremma laziale e quella d’adozione, il Kenya.
Ad unire questi due mondi e le due vite (aspettandone almeno una terza...), ci hanno pensato il carattere, la passione, il non smettere mai di sapersi sorprendere ed emozionare e quel “Cielo che c’è”.
“Power Ranger” come viene chiamata a Malindi, si è fatta apprezzare da tutti come guida safari professionale e disponibile a lavorare con tutte le strutture alberghiere, i privati e le agenzie.
Già, perché Luciana, all’alba dei cinquantacinque anni, sta affrontando il safari più impegnativo e bastardo che esista.
Ma chi la conosce può immaginare che non si sia tirata indietro neanche un minuto e anzi, ha deciso di riempire il vuoto e l’attesa di giornate lontano dalla “sua” savana, riavvolgendo come una pellicola che sa di buono, del pane che la famiglia Franci sforna da sempre a Tuscania, tutta la sua vita fino all’approdo in Kenya.
“Che cielo che c’è” è un’autobiografia scritta col cuore e raccontata al lettore come fosse un nuovo compagno di viaggio seduto sul suo fuoristrada su una pista rossa dello Tsavo.
Tra le righe e i capitoli che narrano di un’infanzia rurale e genuina, dell’adolescenza inquieta, di viaggi e tante amicizie forti, di un matrimonio lasciato alle spalle e di un figlio lontano ma vicino, di avventure africane fino alla malattia vissuta senza la minima autocommiserazione, sembra di sentire la sua risata fragorosa, una sorridente imprecazione, un nuovo aneddoto d’Africa, una barzelletta o una storia popolare della Maremma laziale ritrovata chissaddove.
“La savana ti accoglie con i suoi colori, i suoi profumi e i suoni degli animali che la abitano – scrive nel libro – La notte è un momento magico, che incarna tutta la poesia di un luogo così speciale. Il fuoco che scoppietta fuori la mia tenda, il caldo delle sue fiamme, il fumo che piano piano si leva in morbide spirali verso il cielo notturno, come un grande tetto sopra la mia testa. Le luci luminose delle stelle ad illuminare l’oscurità, lontane da quelle di casa ma che, alla fine, sono le stesse che guardano gli amici lontani, ma vicini nel cuore. La mia sigaretta in mano, che brucia lentamente, mentre i pensieri entrano nella mia testa. Mentre lascio lo sguardo vagare nel cielo notturno, mi ritrovo a pensare e ripensare a come, dalla mia terra natale, io nel continente africano ci sia finita per davvero”.
Questa è Luciana Franci, prendere o lasciare: al centro della scena c’è una persona autentica sotto qualsiasi cielo e qualsiasi bizza del destino.  
Non ci stupisce che la fondatrice di “Passione Africa” abbia deciso, con questo libro, di aiutare uno dei progetti che ci stanno più a cuore e di cui si sta occupando Karibuni Onlus, la protezione degli anziani mijikenda minacciati dalle nuove generazioni che li uccidono accusandoli di stregoneria, con l’intento di impossessarsi dei loro terreni. Se si acquista “Che cielo che c’è” (Europa Edizioni, collana Chronos, € 20) direttamente dall’autrice, parte del ricavato andrà al progetto di Karibuni di costruire case tradizionali decenti per queste persone che hanno dovuto lasciare i loro villaggi e vivono come sfollati in tende da campo. Questi i dati per il bonifico: Intestatario: FRANCI LUCIANA Banca: BANCO BPM - IBAN: IT71P0503403288000000005280 - BIC/SWIFT: BAPPIT21G81
Aggiungere i propri con l’indirizzo di spedizione nella causale.

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