E’ partito ufficialmente ieri mattina, giovedì 23 giugno, il Safari Rally 2022 in Kenya.
E’ stato il Presidente Uhuru Kenyatta a dare oggi il via alla gara che fa parte del Campionato Mondiale Rally (WRC) 2021 presso il Kenyatta International Convention Centre, prima che le vetture iscritte alla competizione affrontassero la prima prova speciale nel popoloso quartiere di Kasarani. Traffico paralizzato a Nairobi per far spazio (e per vedere) a campioni del calibro dell’attuale leader della classifica mondiale Kalle Rovanpera, che guiderà l'assalto Toyota nella campagna di difesa del titolo, al rivale, ma allo stesso tempo compagno di scuderia e campione in carica Sebastien Ogier, ultimo trionfatore nella competizione della savana keniota, insieme ad altri due piloti Toyota eccellenti: Takamoto Katsuta ed Elfyn Evans e al campione del mondo 2019, l’estone Ott Tanak. Ad impreziosire il lotto di aspiranti al successo finale, anche il nove volte campione del mondo Sebastien Loeb, su Ford Puma.
“Siamo orgogliosi di ospitare questo famoso evento – ha dichiarato Kenyatta – la competizione attira milioni di fan ed è considerato uno dei più difficili della serie WRC. E’ un evento che unisce tutti i ceti sociali in Kenya. La competizione non crea avversari, perché ci unisce tutti”.
Per primi sono partiti i concorrenti keniani, McRea Kimathi e Mwangi Kioni sono stati il primo equipaggio a veder sollevarsi la bandiera del Presidente. Sono stati seguiti da Maxine Wahome e Waigwa Murage. Mentre Sean Johnston/Alexander Kihurani (Citroen) sono stati i primi equipaggi stranieri a prendere il via. Tra i concorrenti che si disimpegneranno sulle strade di terra rossa della Rift Valley, anche lo storico rallysta keniano di origine italiana, Carl Tundo.
Dopo la sfilata di Kasarani, in cui Ogier ha fatto segnare il miglior tempo e Loeb il terzo, il rally entrerà ufficialmente nel vivo oggi, venerdì 24, con la prova di Naivasha e terminerà domenica, dopo diciannove prove speciali per una distanza totale di 363,44 km (225,83 miglia).