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Suor Maria Carola, la Venerabile che diede la vita in Kenya

La storia della missionaria del Cottolengo onorata da Papa Francesco

26-11-2020 di redazione

Tra i cinque beati e venerabili annunciati ieri da Papa Francesco c’è anche una suora italiana del Cottolengo che diede letteralmente la vita per aiutare i poveri in Kenya.
Si tratta di Suor Maria Carola Cecchin, che per 20 anni, dal 1905 al 1925 fu insieme ad altre sorelle e missionari della Consolata nelle terre kikuyu di Meru e dintorni.
Proprio dal periodico “Incontri” della Famiglia Cottolenghina apprendiamo la storia di Suor Maria Carola.
Quinta di dieci figli, nasce il 3 aprile 1877 a Cittadella (Padova), dove viene battezzata col nome di Fiorina. La sua fanciullezza scorre normalmente. Di poche parole, semplice ma determinata, ama solitudine e preghiera. I genitori la additano come esempio da imitare per mitezza, laboriosità, intelligenza, generosità e amore alla famiglia. In casa è l’angelo delle piccole cure e delle attenzioni amorose per i suoi cari, felice solo di vederli contenti, senza nulla cercare per sé. A 18 anni, dopo un corso di Esercizi Spirituali, risponde alla chiamata di Cristo e decide di abbracciare la vita religiosa.
Il 27 agosto 1896 entra tra le suore Vincenzine nella Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino, e inizia la sua formazione. Il 2 ottobre 1897 veste l’abito religioso e inizia il Noviziato col nome di suor Maria Carola. Nell’Epifania del 1899 la Professione religiosa
Il 28 gennaio 1905 parte per il Kenya con la spedizione formata da sei suore cottolenghine e due fra i primi Missionari della Consolata del canonico Giuseppe Allamano, il quale già fin dal 1903 aveva chiesto al canonico Ferrero, Padre della Piccola Casa la collaborazione delle suore cottolenghine. Suor Maria Carola vive la sua donazione totale e gioiosa nelle incombenze quotidiane più umili, annunciando il Regno di Dio e operando per l’evangelizzazione e la salvezza delle anime. Sostenuta dalla preghiera, accetta i sacrifici, le ansie, le difficoltà della lingua, del clima e del diverso contesto culturale.
Spinta dal “Caritas Christi urget nos”, svolge ininterrottamente per venti anni la sua attività di “madre e sorella” dei più poveri, in situazioni estremamente difficili. Visita malati nei villaggi e catechizza con parole e gesti di carità le giovani a Limuru, a Tuthu, a Iciagaki, dove è nominata superiora.
Come tale è poi inviata a Magoiri, a Wambogo tra i Kikuyu, a Egoji e da ultimo a Tigania nel Meru, dove si ammala gravemente. Suor Maria Carola si trova combattuta tra sete di anime e crollo morale e fisico di tante consorelle desiderose di rivedere la Piccola Casa. Lei, per libera scelta sua, sarà l’ultima a lasciare il Kenya.
La mattina del 11 ottobre 1925, quando già stava male, Sr Maria Carola con una sorella diede l’addio a quella missione e sole iniziarono un avventuroso e rischioso viaggio di ritorno attraverso il Mar Rosso. Durante la traversata si aggrava e il 13 novembre 1925 muore. La sua bara sarà sepolta “là, tra le onde del Mar Rosso”. Dopo un processo durato due anni, Papa Francesco ha dichiarato “Venerabili” le virtù eroiche della serva di Dio Maria Carola Cecchin  della Congregazione delle Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, nata il 3 aprile 1877 a Cittadella (Italia) e morta sul piroscafo mentre rientrava dal Kenya all’Italia il 13 novembre 1925.

TAGS: suora kenyavenerabile kenyamissioni kenyacottolengo kenyaconsolata kenya

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